Windows 7 ha riabilitato l'immagine Microsoft

Microsoft può festeggiare il successo di Windows 7 perché ha riabilitato l'immagine del gruppo in termini di customer satisfaction.
Microsoft può festeggiare il successo di Windows 7 perché ha riabilitato l'immagine del gruppo in termini di customer satisfaction.

Il vento è cambiato sui cieli di Redmond. La bufera di Windows Vista sembra passata e, stando ai dati dell’American Customer Satisfaction Index, Windows 7 può essere considerato un autentico successo per il modo in cui ha risollevato le sorti e l’immagine dell’azienda.

I dati sono inequivocabili: lo score era pari a 73 punti nel 2006, è sceso ai minimi nel 2007, è risalito a quota 76 nel 2010 ed a 78 nell’anno corrente (+2.6% rispetto all’anno antecedente). Trattasi del massimo mai raggiunto dal gruppo dall’inizio delle misurazioni, il tutto con un trend in forte ascesa che va a fotografare il successo dell’ultimo sistema operativo di Redmond agli occhi degli utilizzatori. L’American Customer Satisfaction Index fotografa infatti la soddisfazione degli acquirenti, riassumendo in un numero solo gli indizi carpiti da un sentimento collettivo.

Occorre a onor del merito segnalare il fatto che mai negli ultimi anni i due principali competitor del gruppo Microsoft siano scesi ai livelli a cui Redmond è tornato nell’anno in corso: mai, infatti, Apple e Google sono scesi sotto gli 80 punti negli ultimi anni, il che ha nel frattempo segnato il gap tra i vari poli consentendo a Google di emergere e ad Apple di consolidare anno dopo anno la propria leadership nel mobile e nel mercato delle applicazioni.

Mai come nell’anno in corso, insomma, la differenza tra i vari gruppi si è fatta sottile (gap presunto, visto che i dati relativi ad Apple e Google non sono ancora disponibili), ma al tempo stesso Microsoft dovrà fare i conti in futuro anche con un brand Nokia con il quale si vanno ad unire i destini, ma che a sua volta soffre di un trend in calo. L’indice di misurazione della customer satisfaction di Nokia negli Stati Uniti non è oggettivamente il più probante, ma riflette comunque un calo del 3.6% rispetto all’anno antecedente ed è su questa base che Microsoft dovrà andare a costruire la propria ascesa nel mondo del mobile.

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