Citigroup, cracker rubano dati di 200 mila utenti

Citigroup ha subìto un attacco cracker con il quale sono stati trafugati i dati relativi a 200 mila utenti utilizzanti carte di credito del gruppo.
Citigroup ha subìto un attacco cracker con il quale sono stati trafugati i dati relativi a 200 mila utenti utilizzanti carte di credito del gruppo.

Il 2011 sembra confermarsi come l’anno degli attacchi da parte dei cracker, ripetutamente attivi nel tentativo di rubar loro informazioni sensibili e usarle a proprio piacimento. È appena stato reso noto un nuovo caso, probabilmente il più importante tra tutti quelli avvenuti negli ultimi mesi: la rete della banca Citigroup è stata violata da alcuni malintenzionati, i quali si sono appropriati dei dati di circa 200 mila possessori di carte di credito nell’America del Nord.

Un altro portavoce della banca, James Griffith, ha spiegato che la violazione dei dati ha riguardato l’1% dei possessori di carte della filiale nordamericana della banca, che secondo l’ultimo rapporto annuale sono circa 21 milioni. Nelle mani dei cracker sono finiti i nominativi dei clienti, i loro numeri di conto corrente e le informazioni sui contatti, tra cui gli indirizzi di posta elettronica. Secondo Citigroup, sono invece al sicuro informazioni come data di nascita, numeri di sicurezza sociale, codici di sicurezza delle carte (Cvv) e date di scadenza delle stesse.

Il gruppo bancario si è accorto dell’attacco ai primi di maggio durante un controllo di routine: Citigroup ha subito avvertito le autorità competenti e sono tuttora in atto le procedure per rilevare eventuali frodi e per scoprire le responsabilità dell’offensiva. Nessun altro dettaglio è stato diffuso ma Sean Kevelighan, portavoce di Citigroup USA, ha specificato che il gruppo sta «contattando i clienti le cui informazioni sono state violate. Citi ha messo in atto procedure più avanzate per impedire il ripetersi di fatti di questo tipo. Per la sicurezza di questi clienti, non divulgheremo altri dettagli».

Citigroup si unisce così ad un crescente numero di aziende che stanno subendo attacchi informatici volti al furto di dati. Così com’è avvenuto con Sony nella vicenda sul PlayStation Network, il gruppo è sotto accusa per aver lasciato passare più di un mese di tempo prima di avvertire i propri clienti dell’avvenuta violazione dei server e del fatto che fossero stati trafugati dati personali.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti