Intel e i supercomputer del futuro

Intel prevede che entro la fine del decennio saranno realizzati i primi supercomputer in grado di superare la barriera di 1 ExaFLOP al secondo.
Intel prevede che entro la fine del decennio saranno realizzati i primi supercomputer in grado di superare la barriera di 1 ExaFLOP al secondo.

Nel corso dell’International Supercomputing Conference, Kirk Skaugen, Vice President e General Manager del Data Center Group di Intel Corporation, ha illustrato i piani per lo sviluppo da parte della compagnia dei supercomputer del futuro, che riusciranno ad ottenere prestazioni ExaFLOP/s, ovvero un quintilione di operazioni di elaborazione al secondo, centinaia di volte più veloci dei supercomputer odierni.

Skaugen ha spiegato che per ottenere prestazioni del genere sarà necessario non solo lo sforzo congiunto da parte di aziende specializzate e governi, ma anche la giusta modalità di approccio di cui l’architettura Intel MIC (Intel Many Integrated Core) si pone come pioniera del settore. Con il passare degli anni, ha aggiunto Skaugen, la gestione di tutte le quantità di dati condivise su internet, la ricerca di soluzioni al cambiamento del clima ed altri problemi internazionali, come il costo di gas e petrolio richiederanno risorse di elaborazione che i supercomputer di oggi non saranno in grado di garantire.

La sfida però è tutt’altro che semplice, e lo dimostra il fatto che il supercomputer più veloce oggi esistente al mondo, il cinese Tianhe-1A, per raggiungere le prestazioni indicate da Intel avrebbe bisogno di un dispendio di energia di oltre 1,6 GW, una quantità che sarebbe sufficiente a fornire elettricità a due milioni di abitazioni.

Per questo, Intel e diversi ricercatori europei hanno creato nel vecchio continente tre laboratori i quali oltre a dare vita ad una forte partnership con le aziende europee, trarre vantaggio dalle ricerche di quest’ultime e far crescere notevolmente le capacità di scienza computazionale, ingegnerizzazione ed elaborazione strategica, dovranno riuscire a combinare prestazioni exascale con adeguati consumi energetici, lontani quindi da quelli onerosi richiesti al momento.

Skaugen ha peraltro sottolineato come il mercato dei supercomputer registra una crescita incredibilmente rapida che porterà, secondo stime Intel, entro il 2013 alla diffusione di ben 100 supercomputer che impiegheranno la ragguardevole cifra di un milione di processori. Numero che è destinato a raddoppiare nel 2015, per raggiungere infine le 8 milioni di unità entro la fine del decennio. Di conseguenza, si prevede che nel 2018 il primo sistema al mondo tra i supercomputer sarà in grado di superare la barriera di 1 ExaFLOP/s.

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