Confindustria, pieno appoggio all'AGCOM

Confindustria si schiera al fianco dell'AGCOM: la tutela del diritto d'autore non è censura, ma anzi incentivo all'investimento.
Confindustria si schiera al fianco dell'AGCOM: la tutela del diritto d'autore non è censura, ma anzi incentivo all'investimento.

Nel giorno in cui prenderà forma la protesta contro l’AGCOM per la direttiva che da domani potrebbe cambiare radicalmente il modo di tutelare il copyright sulla Rete italiana, è utile annotare anche tutti coloro i quali siedono invece dalla parte dell’authority. Se chi protesta si sta materializzando in queste ore grazie al Sito non raggiungibile ed alla Notte della Rete, chi difende l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha in questi mesi fatto sentire poco alla volta la propria posizione garantendo così alla direttiva appoggio incondizionato. Ed oggi, a distanza di 24 ore dal voto, occorre fare un piccolo censimento della fazione “pro”.

Il primo nome a farsi sentire è stato quello della FAPAV che fin dallo scorso mese di febbraio ha portato al pubblico la propria sentenza: «Il rispetto del Diritto d’Autore e del lavoro altrui non è censura». E continuava: «Si tratta di risposte, che non riguardano l’utente finale, poco invasive, semplici e con alta valenza dissuasiva del comportamento illecito presso il violatore. Non si disconnette l’utente bensì si viene messi nelle condizioni di non violare la legge, bloccando alla fonte l’immissione abusiva di contenuti pirata. Una formula elementare quanto efficace, come dimostra il caso di Pirate Bay: una riduzione dell’80% di accessi al sito in poche settimane».

Il secondo nome è entrato di soppiatto nella vicenda: è quello di Barack Obama, da più parti accreditato in appoggio alla direttiva nel nome della lotta alla pirateria che gli Stati Uniti vorrebbero improntata su un atteggiamento più proattivo e meno protezionista nei confronti di chi elude la legge. Un appoggio indiretto e lontano, ma parimenti influente, che nell’AGCOM potrebbe vedere una testa di ponte per un più esteso intervento anche in altri paesi a livello internazionale.

Il terzo nome è invece entrato con forza nel dibattito con uno spazio dedicato a pagina 9 del Sole 24 Ore della giornata di ieri. La firma è quella di Confindustria Cultura Italiana – Federazione Italiana dell’Industria Culturale (AESVI, AFI, AGIS, AIE, ANES, ANICA, APT, FEM, FIMI, PMI e Univideo). Il messaggio è chiaro e diretto: «Non è censura bloccare alcuni siti che usurpano illegalmente il diritto d’autore, ma incentivo all’investimento e tutela della creatività, della libertà d’espressione e del lavoro di centinaia di migliaia di persone».

Confindustria pro AGCOM

Confindustria prende posizione a favore della direttiva AGCOM (immagine Draft.it)

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