Microsoft, accordi con GeoVector per l'AR

Microsoft ha stretto accordi con GeoTravel per la concessione in licenza dei brevetti relativi alla realtà aumentata, con WP7 al centro del progetto.
Microsoft ha stretto accordi con GeoTravel per la concessione in licenza dei brevetti relativi alla realtà aumentata, con WP7 al centro del progetto.

La realtà aumentata sui dispositivi mobile Windows Phone potrebbero presto subire importanti cambiamenti nella direzione di feature di maggiore spessore: Microsoft ha infatti stretto un accordo con GeoVector per l’utilizzo dei relativi brevetti in materia di realtà aumentata, al fine di importare le conoscenze e le tecnologie della società sul proprio sistema operativo per smartphone.

Fondata a San Francisco nel 1991, GeoVector è attiva nel campo dell’AR già dal 1993. Da allora sono state diverse le applicazioni con le quali ha cercato di rendere i terminali mobile degli strumenti di ricerca in tempo reale di informazioni sulla realtà circostante: tra queste spicca certamente World Surfer, un browser per iPhone ed Android con il quale è sufficiente puntare il proprio dispositivo in una specifica direzione per vedere sovrapposte all’immagine ripresa dalla fotocamera una serie di informazioni utili.

In base agli accordi, Microsoft avrebbe ottenuto le licenze per l’utilizzo di strumenti per «la realtà aumentata, la ricerca locale basata sul puntamento dei dispositivi ed altri aspetti riguardanti la computazione in contesti mobile». I dettagli dell’accordo non sono ancora noti, ma a quanto pare il gruppo di Redmond si sarebbe riservato il diritto di utilizzare nella maniera ritenuta più opportuna i brevetti concessi in licenza da GeoVector, con l’obiettivo di realizzare un’applicazione ufficiale in grado di portare Windows Phone 7 in primo piano nel settore della realtà aumentata in ambienti mobile.

L’intenzione della società statunitense è probabilmente quella di rendere disponibile uno strumento simile al Googles di Google, il quale è in grado di riconoscere gli oggetti visualizzati dalla fotocamera combinando sensori GPS, bussola e connessione ad Internet. Nell’intero contesto potrebbe inoltre rientrare Bing Vision, il primo timido tentativo da parte di Microsoft di portare la realtà aumentata sui propri smartphone.

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