Più social network, meno console

Sempre più giocatori trascorrono meno tempo per giocare su console, a favore del social gaming su Facebook. Rischi per il gaming su console in futuro?
Sempre più giocatori trascorrono meno tempo per giocare su console, a favore del social gaming su Facebook. Rischi per il gaming su console in futuro?

L’introduzione dei giochi sociali nei social network, prima su Facebook e poi sulla piattaforma concorrente Google+, ha fatto sì che l’utenza avesse a portata di mano dei divertenti titoli con cui passare il tempo a disposizione e ha aperto un nuovo mercato per gli sviluppatori. Il successo è stato così strabiliante che ormai il risultato è acclarato: si acquistano meno giochi e si trascorre meno tempo sulle console domestiche e portatili. E con le ultime novità annunciate da Facebook la questione potrebbe farsi ancora più seria.

La notizia proviene da un sondaggio condotto dal gruppo Information Solution e sponsorizzato da Kabam, start-up californiana che nel giro di pochi anni, grazie al rilascio di giochi su Facebook quali ad esempio Kingdoms of Camelot e Glory of Rome, è riuscita ad espandersi moltissimo. Viene evidenziato come un utente abbia iniziato a spendere meno per i videogame da console, a favore di un intrattenimento legato ai social games. Che il mercato del gaming su console debba dunque iniziare a preoccuparsi per i giochi sociali?

Alcuni dei risultati ottenuti tramite lo studio sono piuttosto esplicativi: il 41% di tutti gli utenti degli Stati Uniti, ovvero circa 98 milioni di persone, si intrattengono con i giochi sociali, e il 24% circa degli hardcore gamer sociali hanno diminuito la quantità di tempo che trascorrono giocando sulle console, con il 22% che ha risparmiato in acquisti. Un hardcore gamer su tre trascorre più di un’ora al giorno su Facebook per i titoli messi a disposizione tra le pagine del social network in blu, e più della metà di loro riescono a gestire anche quattro giochi allo stesso tempo.

‎Si ritiene che gli hardcore gamer sociali, ovvero quei giocatori che si divertono con i giochi di ruolo o d’azione su Facebook, costituiranno alla fine la parte più redditizia del mercato, anche se sono in minoranza rispetto alla stragrande maggioranza dei casual gamer presenti sul social network. Proprio quegli giocatori hardcore che hanno fatto la fortuna del mercato console, dovrebbero spostarsi a breve su questo nuovo modo di divertirsi con i videogiochi.

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