3 Italia non è in vendita

Meno di un mesetto fa una dichiarazione sibillina di Franco Bernabe’, presidente esecutivo di Telecom Italia, sulla possibilità che 3 Italia venisse venduta, aveva alzato un grande polverone. Bernabè aveva infatti dichiarato che in Italia 3 gestori di telefonia mobile bastano e avanzano e che 4 sarebbero troppi. Inoltre il risultato dell’asta delle frequenze della telefonia mobile aveva visto 3 Italia conquistare solo le frequenze da 2600MHz e non quelle pregiate da 800MHz, fondamentali per lo sviluppo del futuro 4G.

Insomma tutti segnali che potevano fare in qualche modo pensare che il quarto gestore di telefonia mobile italiano fosse sul procinto di essere ceduto proprio a Telecom Italia o anche a Wind che per bocca di Ossama Bessada amministratore delegato di Wind, aveva appoggiato la tesi di Bernabe’.

La risposta a queste speculazioni arriva direttamente Canning Fok il magnate cinese gran capo di Hutchison Whampoa che controlla H3G. Canning Fok, in una recente intervista al Corriere della Sera, sottolinea come non ci sia nessuna intenzione di vendere la controllata italiana e anzi si chiede perché mai proprio adesso dovrebbe mettere in vendita il gruppo.

Fok spiega infatti che H3G ha da sempre puntato sul settore della banda larga mobile mentre gli altri players investivano nel settore voce. E quindi perché vendere H3G adesso quando il mercato punta diritto proprio verso il settore della banda larga mobile?

Anzi semmai è arrivato il momento di sfruttare questo vantaggio. Il patron di H3G spiega infatti che non aver preso le frequenze da 800MHz rappresenterebbe solo un vantaggio. Certamente con le frequenze da 800MHz si riesce a coprire più territorio con una sola antenna rispetto a quanto si può fare con le frequenze da 2600MHz, tuttavia 3 Italia ha risparmiato in questo modo circa 1 miliardo di euro dall’asta, tutti soldi che serviranno per coprire al meglio il territorio italiano con una frequenza, quella da 2600Mhz, da subito disponibile mentre quella da 800MHz sarà disponibile solo dal prossimo anno.

Insomma, per Canning Fok in Italia non c’è solo spazio per un quarto gestore, ma ci sono anche grandi potenzialità di crescita.

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