L'Europa getta benzina sul fuoco dell'Open Data

La Commissione Europea abbraccia l'Open Data e preme affinché tutti i paesi adottino medesimo principio: in ballo opportunità per 70 mld di euro annui.
La Commissione Europea abbraccia l'Open Data e preme affinché tutti i paesi adottino medesimo principio: in ballo opportunità per 70 mld di euro annui.

Neelie Kroes ha invitato i paesi membri dell’Unione Europea ad affrettarsi ad aderire ai principi dell’Open Data. Non si tratta soltanto di una questione di principio legata alla necessaria trasparenza di politica e pubblica amministrazione, ma anche di una vera e propria opportunità che sulla trasparenza potrebbe creare un vero e proprio mercato, ricco e remunerativo.

La prima ad adeguarsi è in primis la Commissione Europea, la quale annuncia una specifica Open Data Strategy in grado di sbloccare 32 miliardi di euro annui con due semplici mosse: primo, prevedere misure legislative che regolamentino il riutilizzo dei dati provenienti dal settore pubblico; secondo, sviluppare misure quali la creazione di portali open data a livello europeo sui quali organizzare l’accesso ai dati “sbloccati” e resi disponibili.

Quel che la Kroes intende aggirare sono le difficoltà che si frappongono sulla strada dell’apertura: una piena adozione della filosofia open data implica piena accessibilità dei dati, piena compatibilità, pieno godimento dei benefici. Tutto ciò potrebbe portare presto ad ulteriori 40 miliardi di euro generati dalla semplice disponibilità dei dati. Al momento il tutto si ferma a parole e dichiarazioni di intenti, ma la promessa della Kroes è solenne: la proposta è stata inviata al Parlamento Europeo ed include quanto necessario per procedere con rapidità sulla strada indicata.

Dai giornalisti al mondo accademico, dal meteo alle mappe: gli ambiti di applicazione sono vasti e la Kroes spera di non dover intervenire con vere e proprie imposizioni. Tutti i paesi membri debbono capire fin da subito quali siano i vantaggi correlati e debbono agire per andare incontro all’Open Data con sollecitudine, poiché il tutto rappresenta un’occasione irrinunciabile che Regno Unito (con la collaborazione di Tim Berners-Lee), Danimarca e Francia stanno già percorrendo.

L’Italia, se non con velate intenzioni ed abbozzati esperimenti, non ha ancora espresso pieno impegno sull’Open Data. Il che valga come caloroso consiglio al Governo Monti proveniente direttamente da Bruxelles.

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