11 febbraio, il mondo si mobilita contro l'ACTA

Nella giornata di oggi vi saranno molteplici iniziative a livello internazionale (anche in Italia) per alzare il volume della protesta contro l'ACTA.
Nella giornata di oggi vi saranno molteplici iniziative a livello internazionale (anche in Italia) per alzare il volume della protesta contro l'ACTA.

Oggi, 11 febbraio, in tutto il mondo si terranno iniziative utili a dimostrare la necessità di sfidare l’ACTA (Anti Counterfeiting Agreement) di fronte all’appoggio che il documento sta raccogliendo a livello internazionale (l’Italia ha già firmato il documento, in attesa che venga approvato dal Parlamento Europeo e successivamente ratificato dai singoli paesi membri dell’Unione).

Il documento diramato per raccogliere l’attenzione sul problema punta il dito contro alcuni degli aspetti che la protesta intende sfidare:

Un accordo negoziato segretamente da 39 nazioni per scavalcare organizzazioni internazionali e la democrazia.

Una privatizzazione della repressione del copyright che preme gli attori di Internet a controllare le nostre comunicazioni e a censurare la rete.

Sanzioni criminali per pratiche culturali, che hanno come obiettivo gli strumenti per la condivisione non commerciale.

Lo scolpire nella pietra 15 anni di schemi repressivi della “guerra contro la condivisione”, impedendo la riforma del copyright che andrebbe a favore del pubblico e degli artisti.

La protesta si pone una finalità precisa: opporre il volume delle contestazioni alle velleità della Commissione Europea, tentando di affondare così un trattato che viene visto come liberticida. I tentennamenti della Germania in queste ore ed i passi indietro compiuti da Polonia e Cecoslovacchia hanno generato una speranza nei protagonisti della protesta: il tarlo delle contestazioni potrebbe minare alla base le certezze della politica, riuscendo così ad imporre un ripensamento generale. La madre di tutte le battaglie sarà vissuta al Parlamento Europeo, ove i destini dell’ACTA saranno giocati tutti in una votazione. Il movimento anti-ACTA intende però presentarsi all’appuntamento forte di una rappresentanza consistente, utile a spargere dubbi nel consesso europeo e consigliare maggior cautela nell’approccio al problema.

Spiega Agorà Digitale, tra le associazioni protagoniste della rivolta in Italia:

In meno di 24 ore le persone di tutto il pianeta si uniranno in una protesta globale per affossare ACTA una volta per tutte.

Questa settimana la nostra petizione contro ACTA forte di 2 milioni di firme ha scatenato un terremoto a Bruxelles, e abbiamo appena saputo che la Germania ha congelato ACTA e altri governi seguiranno. ACTA non sopravviverà se l’Europa dirà no!

 

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