Anche le aziende avranno la Timeline

Facebook aprirà nelle prossime settimane le prime sperimentazioni per estendere la Timeline anche alle aziende che portano il loro brand sul network.
Facebook aprirà nelle prossime settimane le prime sperimentazioni per estendere la Timeline anche alle aziende che portano il loro brand sul network.

Mentre Facebook provvede poco alla volta all’apertura della Timeline su tutti i profili privati del social network (operazione già precedentemente descritta nell’apposita guida), una nuova novità si appresta a far capolino nelle prossime settimane: l’estensione della Timeline anche alle pagine aziendali. Anche i brand e non solo le persone, insomma, potranno godere di una pagina nella quale tener traccia della propria storia e delle proprie offerte, il tutto secondo modalità ancora tutte da esplicitare.

AdAge ha rivelato la novità spiegando che il tutto dovrebbe essere annunciato e dettagliato il 29 febbraio in occasione dell’evento “fMC conference” evento previsto a New York. Secondo quanto emerso, la Timeline per i brand non sarà comunque una semplice riproposizione della Timeline personale: diverse le caratteristiche dell’account, diversa la natura del soggetto, diverse le esigenze comunicative. Quel che Facebook intende offrire è una pagina nuova, insomma, che prende spunto dalla Timeline per organizzare qualcosa di peculiare ed utile per il mondo business.

Ogni azienda potrà presumibilmente tener traccia di prodotti, iniziative e novità, potendo inoltre utilizzare l’immagine di copertina per meglio presentare il proprio marchio agli occhi del visitatore. Se è presumibile attendersi funzioni specifiche ulteriori, al momento non è però dato nulla a sapersi in proposito.

Facebook dovrebbe avviare la sperimentazione presso un piccolo gruppo di brand per poi estendere progressivamente il servizio (magari su base volontaria, così come successo inizialmente con le Timeline personali). A quel punto “essere su Facebook” assumerà un significato nuovo e differente: esserci soltanto non basterà più, perché una eventuale scarsa attività rimarrà segnata nel tempo facendo passare un messaggio potenzialmente negativo. Cosa che nessun brand può permettersi quando di fronte c’è una platea di 850 milioni di utenti. 850 milioni di potenziali clienti.

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