Caffè e PC? Paghi l'elettricità

Sony sta sviluppando una tecnologia che consentirà di identificare un utente collegato alla rete elettrica e pagare così l'elettricità utilizzata.
Sony sta sviluppando una tecnologia che consentirà di identificare un utente collegato alla rete elettrica e pagare così l'elettricità utilizzata.

Proviamo ad immaginare uno scenario comune, in cui un comune cittadino al bar collega il proprio computer alla rete elettrica per ricaricare il proprio device: si tratta di un’operazione che probabilmente migliaia di utenti effettuano quotidianamente. Tuttavia questa abitudine ha spinto i caffè di alcune città americane (tra cui New York e San Francisco) a far pagare i propri clienti una spesa ulteriore per l’accesso alla rete elettrica.

Proprio in questo ambito si inserisce una recente ricerca di Sony, che sta sviluppando un sistema di ricarica elettrica che consente di determinare l’identità di un utente e quindi di risolvere il problema del pagamento dell’elettricità in un luogo pubblico. Sistemi simili esistono già in alcuni luoghi, come gli aeroporti, ma la tecnologia allo studio di Sony è più sofisticata ed è in grado di identificare un singolo utente, attraverso una scheda o uno smartphone, in modo da determinare le autorizzazioni. Questo particolare tipo di connettori contengono, infatti, un circuito integrato (IC) con chip incorporati e inviano le informazioni di autentificazione degli utenti sulla stessa linea di alimentazione.

L’obiettivo di Sony è quello di portare la tecnologia nei caffè, nei ristoranti, nelle sale d’attesa, negli aeroporti e in altri luoghi pubblici. La tecnologia a circuito integrato IC, inoltre, è basata sullo standard Sony FeliCa, e questo significa che milioni di persone in Giappone stanno già utilizzando il medesimo sistema per effettuare pagamenti mobile.

Sebbene questo tipo di tecnologia sia ancora in fase di sviluppo, produttori come Docomo stanno già lanciando soluzioni per il caricamento induttivo, con il vantaggio per i consumatori di essere wireless e, per il momento, gratuiti.

Non mancano, però, i dubbi relativi alla privacy e ai possibili furti di identità, senza dimenticare l’indignazione nel pagare qualcosa che è considerato gratuito. Sembra, però, che l’opinione sull’elettricità libera nei luoghi pubblici e nei caffè stia cambiando, e gli stessi punti vendita stanno cercando nuovi compromessi da offrire ai clienti.

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