Nuovo iPad: lentezza WiFi semplice problema software

Nuovo iPad: le problematiche di connessione WiFi rinvenute ieri sono di natura esclusivamente software, presto in arrivo il fix ufficiale.
Nuovo iPad: le problematiche di connessione WiFi rinvenute ieri sono di natura esclusivamente software, presto in arrivo il fix ufficiale.

Nuovo iPad: buone notizie, se così si possono definire, provengono sulla questione del WiFi poco performante di cui si è diffusamente parlato ieri. A quanto pare, il bug deriverebbe da un malfunzionamento software, non quindi dalla poca bontà dell’hardware. Se così fosse, un semplice aggiornamento futuro di iOS potrebbe eliminarne il problema.

La questione si è sollevata durante la giornata di ieri, quando molti utenti hanno iniziato a lamentare una connettività WiFi carente, ballerina e poco resistente ad ostacoli, come ad esempio le mura di una stanza. Il livello di segnale appare molto più basso rispetto a quello del precedente iPad, con delle prestazioni al limite dell’usabile.

Sebbene la problematica si sia verificata solo per alcuni utenti, un test di OS X Daily ha confermato come si tratterebbe di un semplice problema software. Un reset delle impostazioni WiFi e dei network in generale, infatti, è più che sufficiente per eliminare il bug. Certo, gli utenti non possono però passare il loro tempo a resettare di continuo le impostazioni di connessione – password incluse – quindi si spera che Apple rilasci celermente un fix, magari una versione di iOS 5.1 appositamente modificata per il nuovo iPad. Non è nemmeno la prima volta che questo fatto succede, considerato come la primissima versione del tablet soffrisse di un disturbo analogo, sempre rimediato tramite un aggiornamento del software.

Dopo gli entusiasmi della prima settimana di vendita, con 3 milioni di device distribuiti, la giornata di ieri è stata nera per Apple: tra surriscaldamento, delusione per i carrier LTE e problemi WiFi, il nuovo iPad ha rischiato di perdere appeal proprio in concomitanza con il lancio di domani nel resto del mondo, Italia inclusa. A quanto pare, però, il peggio sembra essere passato.

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