OnLive Desktop passa a Windows Server 2008

OnLive ha sostituito Windows 7 con Windows Server 2008 R2 per soddisfare le condizioni di licenza richieste da Microsoft.
OnLive ha sostituito Windows 7 con Windows Server 2008 R2 per soddisfare le condizioni di licenza richieste da Microsoft.

OnLive ha cambiato il sistema operativo virtuale che gli utenti di iPad e tablet Android possono eseguire sul proprio dispositivo con l’applicazione OnLive Desktop. Windows 7 è stato sostituito da Windows Server 2008 R2 per soddisfare le richieste di Microsoft, che non consente di utilizzare il sistema operativo come desktop-as-a-service.

OnLive Desktop permette l’esecuzione di un’istanza virtuale di Windows su Android e iOS. Lo scorso mese di marzo, Microsoft aveva confermato che OnLive non rispetta le condizioni della licenza di Windows 7. In base alla SPLA (Services Provider License Agreement), l’ultimo sistema operativo Microsoft, infatti, non può essere distribuito come client host. Per evitare problemi di carattere legale, l’azienda ha effettuato il passaggio a Windows Server 2008 R2.

Per poter usare Windows 7, ogni utente deve possedere la licenza d’uso, mentre il sistema operativo server rispetta la SPLA di Microsoft e può essere utilizzato sui tablet iOS e Android anche per eseguire le applicazioni Office. Gli utenti non noteranno nessuna differenza rispetto a Windows 7, dato che Windows Server 2008 può essere configurato come il sistema operativo desktop. Ciò non comporta nemmeno modifiche all’architettura del servizio di cloud computing offerto da OnLive.

Microsoft ha commentato positivamente la decisione presa da OnLive, ma continuerà lo stesso a controllare il rispetto delle condizioni di licenza. Alcune aziende che offrono un servizio simile a quello di OnLive hanno ipotizzato un trattamento di favore riservato ad OnLive, in quanto il CEO Steve Perlman è stato presidente di una divisione Microsoft. Perché hanno aspettato due mesi prima di confermare la violazione della licenza? Guise Bule, CEO di tuCloud, ha quindi deciso di sfidare apertamente Microsoft, offrendo un servizio basato su Windows 7, per verificare la risposta dell’azienda di Redmond.

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