La tassa sugli SMS non s'ha da fare

Gli SMS sono salvi: la tassa sui messaggini sembra per il momento messa da parte; la Protezione Civile sarà finanziata con nuove accise.
Gli SMS sono salvi: la tassa sui messaggini sembra per il momento messa da parte; la Protezione Civile sarà finanziata con nuove accise.

L’ipotesi di una tassa sugli SMS è durata appena 24 ore. L’idea era scaturita soltanto nella giornata di ieri, quando era trapelata la volontà del Governo di imporre un piccolo obolo su ogni messaggino mandato al fine di raccogliere un piccolo tesoretto da reinvestire. Ma nella giornata di oggi l’ipotesi sembra già essere definitivamente tramontata.

La prima bozza del decreto legge suggeriva la possibilità di imporre una tassa pari a 2 centesimi di euro per ogni SMS inviato. Considerato il numero degli SMS inviati ogni singolo giorno nel nostro paese, la cosa avrebbe determinato un forte flusso destinato, secondo le intenzioni del Governo, a finanziare le attività della Protezione Civile. L’ipotesi alternativa (con la quale si era suggerita una integrazione) è quella tradizionale delle accise sul carburante. Caduta l’ipotesi degli SMS, quella delle accise aggiuntive torna ad essere a questo punto la più concreta.

La protesta sembrava pronta a partire. La sovrattassa sugli SMS sarebbe infatti in buona parte ricaduta sugli utenti, ma il tutto avrebbe probabilmente anche suggerito il passaggio a forme alternative di comunicazione pesando così in parallelo anche sui bilanci dei carrier (che già vedono la fuga dagli SMS come un aggravio pensante in questa fase di transizione dei propri business model). L’idea sembra però durata poco: mentre si discute per la riorganizzazione delle Protezione Civile e per la redistribuzione di deleghe e responsabilità su un corpo che negli ultimi anni ha vissuto fasi estremamente altalenanti (passando da un protagonismo assoluto alla diffidenza seguita all’era Bertolaso), rimane in bilico la modalità di finanziamento prevista.

Gli SMS sembrano per il momento salvi, ma la cosa imporrà probabilmente un aggravio ulteriore sui costi degli spostamenti automobilistici. Piuttosto di comunicare di persona, insomma, sarà ancora una volta consigliabile preferire una comunicazione remota. Via SMS, volendo, o declinando sempre di più sulla gratuità dei servizi online come nuova forma di risparmio ed efficienza.

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