Italia-Programmi.net chiede soldi porta a porta

Un'associazione di consumatori denuncia il tentativo di alcuni di incassare denaro per Italia-Programmi direttamente a casa degli utenti.
Un'associazione di consumatori denuncia il tentativo di alcuni di incassare denaro per Italia-Programmi direttamente a casa degli utenti.

Nuovo capitolo della vicenda surreale di Italia-Programmi.net: sembra che alcuni personaggi, non meglio identificati, passino dalle abitazioni degli utenti che non hanno ancora pagato il bollettino per riscuotere il denaro. Se fosse vero, sarebbe veramente incredibile.

Ci si chiede come sia possibile che una società accusata di truffa acclarata, multata dall’authority, sotto indagine da parte delle polizie di diversi paesi compreso il nostro, il cui sito è stato oscurato per disposizione di sequestro da parte della procura di Milano dopo che tra le sue vittime si è annoverato persino il Quirinale, possa ancora avere la forza di chiedere denaro ai suoi utenti.

Mentre sono già partite le denunce di molti che sono stati gabellati da una pratica commerciale scorretta – basata tra le altre cose sullo sfruttamento illecito dell’immagine di HTML.it, così da convincerla a costituirsi parte civile – si aggirano dunque quelli che potrebbero essere definiti riscossori. Ma assomigliano a quelli contro cui lottava Robin Hood nella foresta di Nottingham.

Difficile stabilire in questa intricata vicenda, cosa ci sia di vero. L’ACU (Associazione Consumatori Utenti), ha lanciato questa segnalazione, ma le interpretazioni sono almeno due: potrebbe trattarsi di un tentativo estremo di raccogliere ancora denaro da parte della Estesa Limited, oppure potrebbe trattarsi di una truffa sulla truffa, cioè di persone che approfittando di una grande confusione e di una storia che tutti ormai conoscono, provano a guadagnarci qualcosa.

Certo, è una possibilità remota, perché arrivare all’indirizzo di questi utenti non è facile – anche se è meno difficile di quanto si immagini – mentre c’è effettivamente la possibilità che la Estesa abbia dato mandato a qualche società di recupero crediti di tentare anche questa via. Ma è un tentativo destinato a scontrarsi con la consapevolezza degli utenti di essere state vittime di una truffa. Il consiglio è sempre lo stesso: non pagare, conservare tutto, tenersi informati sulla vicenda, prendere in considerazione l’eventualità di sporgere denuncia e si si è già pagato il bollettino, aderire alla class action che probabilmente partirà.

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