La pubblicità mobile sarà presto 3D

Amobee, recentemente acquistata da Singtel, ha acquisito la startup AdJitsu: gli spot per piattaforme mobile diverranno presto in 3D.
Amobee, recentemente acquistata da Singtel, ha acquisito la startup AdJitsu: gli spot per piattaforme mobile diverranno presto in 3D.

L’advertising mobile, ovvero quello su device da taschino come smartphone e tablet, presto potrà diventare completamente 3D. È quanto si ipotizza dall’acquisizione di una recente startup, AdJitsu, derivata dalla precedente compravendita di Amobee da parte di Singtel.

L’obiettivo ambizioso di questa nuova realtà di marketing è quello di permettere agli utenti di “toccare”, almeno in senso virtuale, un oggetto in 3D. Un veicolo di comunicazione considerato strategico per il mondo della pubblicità, perché consente al target di disporre di una rappresentazione più o meno tangibile del prodotto che si andrà poi ad acquistare. Non a caso è stato scelto il settore mobile come area di elezione, data la grande diffusione di smartphone e tablet e un campione pressoché infinito di potenziali acquirenti.

AdJitsu, prima dell’acquisizione di proprietà di Cooliris, ha già dalla sua parte una piccola customer base di investitori curiosi, tra i quali spiccano nomi quali Samsung, Nokia e Microsoft, tre dei maggiori protagonisti nel settore mobile con Android e Windows Phone 7. Nessun dato, invece, lascia intendere un eventuale interessamento da parte di Apple, quest’ultima probabilmente decisa a spingere il proprio environment pubblicitario iAd senza cedere in questa fase di crescita a lusinghe ulteriori. Trevor Healy, CEO di Amobee, ha così commentato l’acquisto della startup a monte dell’idea 3D:

L’advertising mobile può essere abbastanza statico e lento. Con una realtà come AdJitsu, i consumatori possono navigare attorno a un oggetto e comprendere se sia loro gradito.

Ed è sempre il CEO a puntare molto su questa tecnologia, snocciolando sin da subito qualche statistica per far colpo su possibili clienti: la pubblicità 3D suscita un tasso doppio d’interesse nel consumatore rispetto alla classica, con un numero di click sempre doppio sugli spot in questione.

Ma quel che non è ben chiaro è come questa tecnologia evolverà nei prossimi tempi. Ovviamente, per presentare un oggetto con reale tridimensionalità, è necessario che i device su cui verranno mostrati i banner pubblicitari dispongano di risorse hardware adeguate. Un esempio è già disponibile sia su piattaforme Android che iOS con la presentazione del Nokia Lumia 800, dove però il dispositivo è mostrato attraverso un semplice effetto stereoscopico, ovvero la semplice rappresentazione di uno spazio 3D su un piano a due dimensioni. In un futuro non troppo lontano, tuttavia, potrebbe essere proprio il 3D immersivo – del tutto simile a quello cinematografico o dei televisori di ultima generazione – ad avere la meglio, per un’esperienza d’uso imbattibile.

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