Sony: display OLED flessibile da 9,9 pollici

Sony ha realizzato un pannello OLED flessibile utilizzando una tecnologia di fabbricazione che permette di ridurre i costi produttivi.
Sony ha realizzato un pannello OLED flessibile utilizzando una tecnologia di fabbricazione che permette di ridurre i costi produttivi.

Nel corso del SID 2012, Sony ha annunciato la realizzazione di un display OLED flessibile con una diagonale di 9,9 pollici e risoluzione pari a 960×540 pixel (111 pixel per pollice). Il produttore giapponese, come altre aziende concorrenti, è impegnata nello sviluppo di una tecnologia che permetta di ridurre i costi e contemporaneamente aumentare la dimensione dei display.

Sony è stata la prima ad annunciare, circa cinque anni fa, una TV OLED da 11 pollici. Una versione successiva di quel prodotto è stata in seguito commercializzata in Giappone, ma il prezzo eccessivo ha costretto l’azienda a sospendere la produzione. Nel frattempo, però, sono stati fatti notevoli progressi nella tecnologia e il pannello annunciato al SID 2012 ne è la prova.

Nonostante la bassa risoluzione, inferiore a quella disponibile sui moderni televisori full HD, Sony è riuscita a sviluppare un processo di fabbricazione che può essere facilmente adattato per la produzione in volume a basso costo. Per creare il pannello OLED flessibile, sono stati usati due substrati in vetro. Su uno di essi sono stati fissati il materiale semiconduttore amorfo IGZO TFT e gli OLED bianchi, mentre sull’altro sono presenti i filtri colore RGB (rosso, verde e blu). Dopo aver collegato le due parti tra loro, sono stati eliminati i substrati in vetro, ottenendo un pannello flessibile.

Sony non ha fornito indicazioni sui tempi, ma è probabile che questa tecnologia venga commercializzata inizialmente su dispositivi di piccole dimensioni, come tablet e smartphone. Anche altri produttori, tra cui Samsung, LG e Sharp, sono attualmente al lavoro per ridurre i costi produttivi dei display OLED.

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