iMessage: crescita esponenziale, terrore fra i carrier

iMessage, e gli altri sistemi per la messaggistica istantanea via Internet, strappano un 29% di traffico ai classici SMS degli operatori.
iMessage, e gli altri sistemi per la messaggistica istantanea via Internet, strappano un 29% di traffico ai classici SMS degli operatori.

iMessage, il sistema di messaggistica istantanea fra device iOS e computer targati Mela, è un vero e proprio successo fra l’utenza. Già Tim Cook ne aveva tessuto le lodi durante l’ultima conferenza WWDC 2012, ma ora l’impatto è stato ufficializzato da una recente ricerca. E gli operatori telefonici iniziano a spaventarsi per la portata di questo sistema.

iMessage permette di scambiare in modo gratuito messaggi di testo via iPhone, iPod Touch, iPad o un Mac. Per accedere al servizio basta un account Apple e una connessione alla Rete, senza alcun costo aggiuntivo. Nell’era degli smartphone sempre connessi, questo significa che molti utenti bypassano i classici SMS a pagamento, preferendo invece la soluzione targata Mela.

Analysys Mason, società di studio delle comunicazioni sulle reti Internet e Mobile, ha voluto analizzare l’impatto di questo tipo di messaggistica sulle abitudini degli utenti, passando al setaccio l’uso di iMessage, BlackBerry Message e altre soluzioni di terze parti, quali il sempreverde Whatsapp. Di tutti gli utenti di uno smartphone, il 29% fa ricorso a queste feature in sostituzione degli SMS dell’operatore, mentre per le chiamate solo l’11% ricorre al VoIP come surrogato delle comunicazioni tradizionali. Per quanto riguarda iMessage, anche se non si hanno dati precisi d’adozione, pare che il servizio sia particolarmente gradito dagli utenti iPhone e in costante crescita, grazie anche alla sua integrazione nella normale applicazione Messaggi dei device iOS.

Questo si traduce in un 29% in meno di traffico nelle tasche degli operatori, se non di più: non essendoci limiti di tariffa, gli utenti sono ovviamente portati a farne un uso più esteso. Perdita dei carrier che potrebbe presto tradursi in un blocco di questo tipo di comunicazione a livello di Rete, come già successo per Skype mobile, con l’impossibilità d’utilizzo via mobile o tariffe decisamente maggiorate.

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