Corning, un miliardo di Gorilla Glass nel mondo

Corning ha presentato i risultati finanziari dell'ultimo trimestre: il numero di display Gorilla Glass venduti è salito a quota un miliardo.
Corning ha presentato i risultati finanziari dell'ultimo trimestre: il numero di display Gorilla Glass venduti è salito a quota un miliardo.

Corning ha presentato i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre (Q3 2012), annunciando tra le altre cose il raggiungimento di un importante traguardo per quanto riguarda la diffusione della propria tecnologia più conosciuta: i display Gorilla Glass sono ora presenti su un miliardo di dispositivi in tutto il mondo.

La crescita del fatturato è andata di pari passo con la sempre più capillare distribuzione dei dispositivi mobile come smartphone e tablet. Il particolare vetro prodotto da Corning venne impiegato inizialmente da Apple nel 2007 sulla prima versione di iPhone, garantendo così un’elevata protezione dello schermo ai graffi. Una scelta capace di rivelarsi azzeccata, tanto che tutti i più grandi produttori (da Sony a LG, da HTC a Samsung) decisero di fare altrettanto negli anni a venire.

Il punto di forza della tecnologia è costituito dal materiale alcalino-alluminosilicato utilizzato per la produzione, che rende lo strato particolarmente robusto e al tempo stesso molto sottile, permettendo così la realizzazione di dispositivi leggeri e dalle dimensioni compatte. Di recente si è assistito all’esordio del Gorilla Glass 2, con le stesse prestazioni e uno spessore ridotto del 20%. La società americana ha già annunciato anche la prossima evoluzione chiamata Willow Glass, studiata appositamente per favorire l’avvento dei dispositivi con schermo curvo o flessibile, adatta per l’integrazione con i pannelli LCD e OLED.

Nonostante l’importante traguardo raggiunto, non mancano però le note dolenti per i conti di Corning. Il gruppo ha sì registrato un aumento del 7% negli introiti rispetto al trimestre precedente (2,04 miliardi di dollari), ma con una flessione del 2% se confrontato con lo stesso periodo del 2011. Con tutta probabilità l’azienda si vedrà costretta a tagliare parte del proprio personale per porre rimedio alla situazione.

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