iPad Mini: le prime impressioni

Le prime ore di vita dell'iPad Mini hanno restituito risultati positivi: il tablet è in generale promosso, benché il prezzo sia il suo "tallone d'Achille".
Le prime ore di vita dell'iPad Mini hanno restituito risultati positivi: il tablet è in generale promosso, benché il prezzo sia il suo "tallone d'Achille".

Da poche ore è ufficialmente iniziata l’era dell’iPad Mini e, di conseguenza, l’era del post-Jobs vera e propria per Apple. Dalla mattinata di ieri è in vendita il modello solo-WiFi, il quale ha già registrato il tutto esaurito presso lo store online dell’azienda di Cupertino. Nei negozi è tuttavia possibile trovare con facilità diverse unità del dispositivo, confermando un’accoglienza decisamente più fredda da parte del pubblico rispetto ai precedenti modelli del tablet, così come altri dispositivi della mela morsicata. Da alcune ore abbiamo tra le mani l’edizione da 16 GB dell’iPad Mini, il quale da subito fornisce risposte più che positive confermando il dominio dell’azienda californiana nel settore dei tablet.

Sin dal primo tocco, iPad Mini dà la sensazione di qualcosa di diverso rispetto ai precedenti iPad: la differenza rispetto ai tagli da 9,7 pollici è piuttosto evidente, soprattutto grazie alla maneggevolezza che contraddistingue questo prodotto. Lo spessore inferiore del 23% ed il peso ridotto del 53% fanno quindi sì che sia possibile utilizzare il dispositivo in qualsiasi configurazione, ovunque ci si trovi, senza affaticare eccessivamente il braccio e la mano, cosa che invece poteva accadere a seguito di un utilizzo prolungato dell’iPad.

Il display

Fine ultimo di Apple è quello di metter piede nel mercato dei tablet da 7 pollici, dopo aver proposto esclusivamente soluzioni vicine ai 10 pollici. Rispetto alla concorrenza, però, Apple ha deciso di realizzare una tavoletta di dimensioni leggermente superiori, spingendosi per l’esattezza fino ai 7,9 pollici. Il risultato è un device che offre un ottimo compromesso tra leggerezza ed usabilità, mettendo a disposizione dell’utente una superficie sufficientemente ampia, tale da differenziare il prodotto da uno smartphone ma allo stesso tempo rendere significativa la differenza anche con il Nuovo iPad.

Durante le prime ore di utilizzo, inoltre, non vi è stato alcun motivo di rimpiangere i bordi più spessi presenti negli altri iPad, non essendo mai capitato di impartire istruzioni involontarie dettate da tocchi sui lati del display.

Retina o non Retina?

Rispetto alle ultime due edizioni di iPad, la versione Mini non presenta tra le proprie feature la tecnologia Retina: una scelta, questa, dettata principalmente dalla volontà di contenere i costi, in parte probabilmente anche dall’esigenza di non gravare eccessivamente sulla batteria, di dimensioni e capacità inferiore rispetto ai modelli da 10 pollici. La risoluzione è quindi di 1024×768 pixel, ovvero la stessa dell’iPad 2, benché distribuita su di una superficie di dimensioni minori: di conseguenza a giovarne è soprattutto la densità di pixel, la quale ammonta a 163 ppi, lontana dai 264 ppi del nuovo iPad ma superiore ai 132 registrati da quello di seconda generazione.

La sensazione generale è che l’iPad Mini rappresenti un’ottima soluzione per la navigazione online come per la consultazione di documenti, rendendo la lettura non particolarmente complicata nonostante la riduzione delle dimensioni del display. L’adozione di un Retina Display con ogni probabilità avrebbe fatto lievitare il prezzo a fronte di un guadagno dal punto di vista qualitativo non sufficientemente visibile da poter giustificare tale scelta, rendendo così l’iPad Mini meno appetibile dal pubblico.

Prestazioni

Se il punto di forza dei dispositivi iOS è da sempre stata la capacità di offrire un’esperienza d’uso fluida e veloce, l’iPad Mini tiene fede alla tradizione: sin dal primo avvio è possibile apprezzare l’efficienza garantita dalla realizzazione di un sistema operativo creato su misura per tale device, il quale nonostante presenti una CPU dual-core, la stessa vista nell’iPad 2, non fornisce alcun motivo di insoddisfazione. Ancora una volta, una soluzione quad-core avrebbe potuto rappresentare un handicap dal punto di vista dell’autonomia.

Dallo sblocco del dispositivo all’avvio delle principali app, ogni operazione viene eseguita dall’iPad Mini in tempi decisamente buoni, senza attese snervanti o ritardi che possano mettere in risalto difficoltà nel gestire il carico di lavoro.

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La qualità costruttiva

Dal punto di vista costruttivo, l’iPad Mini conferma ancora una volta l’assoluto impegno profuso dai progettisti Apple nel disegnare dispositivi esteticamente gradevoli ed in grado di fornire tra le mani un buon grado di robustezza. Rispetto all’iPad da 10 pollici, tuttavia, la sensazione è che l’edizione Mini del tablet sia maggiormente propensa a subire graffi, benché al momento non siano stati registrati particolari problemi in tal senso (a differenza dell’iPhone 5, già nell’occhio del ciclone per problemi legati proprio alla scarsa resistenza). Il profilo rispetto al Nuovo iPad ed ai procedenti modelli è leggermente più squadrato, conferendo al tablet un aspetto per certi versi differente, benché ancora una volta accattivante in termini estetici.

La fotocamera

Benché un tablet non sia esattamente un dispositivo orientato alla fotografia, soprattutto a causa delle dimensioni che rendono difficile realizzare scatti di ottima fattura, l’iPad ha visto nella fotocamera uno dei componenti che edizione dopo edizione è andato sempre migliorando. Anche in questo caso, la sensazione è che Apple abbia deciso di migliorare il dispositivo dal punto di vista della resa fotografica, introducendo un sensore con risoluzione da 5 Megapixel che in linea di massima si comporta abbastanza bene, sicuramente meglio di quello visto ad esempio nell’iPad 2.

Confronto tra le fotocamere: iPad 2

Confronto tra le fotocamere: iPad Mini

Confronto tra le fotocamere: iPhone 4S

In condizioni di buona luminosità l’iPad Mini riesce chiaramente a fornire il meglio di sé, con scatti sufficientemente fedeli ed in generale una qualità piuttosto buona per essere un tablet. Un po’ meno bene si comporta invece in condizioni di scarsa luminosità, ove il rumore inizia ad essere particolarmente visibile e fastidioso. In linea di massima, tuttavia, la versione ridotta della tavoletta di Cupertino può aggiudicarsi una sufficienza piena per quanto concerne il settore della fotografia.

Una mano o due?

Più piccolo, per Apple, significa anche più comodo. E ciò è vero, benché solo in parte. L’iPad Mini offre infatti la possibilità di essere tenuto in una sola mano, utilizzando l’altra per digitare il testo, per scorrere le pagine oppure per aprire le app: un’idea, questa, che in teoria funziona alla perfezione ma che nella pratica si scontra con una larghezza del dispositivo che non si presta esattamente ad un utilizzo per lunghi periodi in tale modalità. Qualora si desideri impugnare saldamente l’iPad Mini in mano è infatti necessario uno sforzo che a lungo andare può causare fastidi o dolori, ma non per questo tale dispositivo risulta essere scomodo. Anzi: la sua leggerezza rende possibile una presa meno salda ma non per questo meno efficiente, potendo di fatto poggiare l’iPad Mini sul palmo della mano senza particolari timori.

Ciò che ha tratto i maggiori giovamenti dalla riduzione del display è però la tastiera: benché inizialmente richieda un certo adattamento a causa delle dimensioni inferiori sia dei tasti che delle distanze tra gli stessi, essa è infatti particolarmente comoda nella digitazione del testo, avvicinandosi molto a quella di uno smartphone. La scrittura a due mani utilizzando i soli pollici è infatti sensibilmente più semplice rispetto ai tablet da 9,7 pollici, potendo raggiungere con maggiore facilità le lettere poste al centro della tastiera. In poche parole, la scrittura su iPad Mini è comoda ed efficiente come forse in nessun altro iPad.

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Perché comprare l’iPad Mini

Se fosse necessario citare un motivo su tutti per cui l’iPad Mini merita di essere acquistato, questo è sicuramente la manegevolezza: rispetto all’iPad da 9,7 pollici, infatti, esso risulta decisamente più semplice da utilizzare, da trasportare e da gestire. Il peso è sensibilmente inferiore e in alcuni casi può capitare quasi di non accorgersi di avere un tablet tra le mani. Rispetto ad altri tablet da 7 pollici, poi, l’iPad Mini fornisce una sensazione al tatto decisamente più piacevole della plastica proposta da Amazon o Google per i propri dispositivi, con chiari vantaggi anche in termini di design.

L’iPad Mini concentra in 7 pollici di diagonale l’essenza e la qualità di un marchio sicuramente affidabile quale Apple, rispettando per certi versi le aspettative degli utenti fedeli alla mela morsicata. L’esperienza d’uso non si distingue infatti in maniera sostanziale dalle versioni del tablet con dotazione hardware superiore, probabilmente grazie all’ottimo lavoro svolto dal team che si occupa dello sviluppo di iOS, vero e proprio punto di forza di tale device.

Perché non comprare l’iPad Mini

L’iPad Mini è nel complesso un dispositivo di ottima fattura, in grado di rispondere alle esigenze più disparate. Non mancano tuttavia i difetti, a partire dal prezzo: per la versione da 16 GB con connettività Wi-Fi sono necessari 329 euro, con tutta una varietà di soluzioni tra tale modello ed il top di gamma da 64 GB con connettività 4G, disponibile al prezzo di 659 euro. La sensazione è quindi che Apple avrebbe potuto spingersi ancora più in basso con i prezzi, soprattutto qualora intenda seriamente strappare utenti ad Android: il Kindle Fire HD ed il Nexus 7, soltanto per citare i due dispositivi più gettonati nel segmento da 7 pollici, sono o saranno disponibili ad un prezzo di 199 euro per l’edizione 16 GB Wi-Fi, rendendo l’acquisto di una tavoletta Android decisamente più conveniente rispetto all’iPad Mini.

La differenza di prezzo, inoltre, non è giustificata neanche dalla presenza di caratteristiche tecniche di spessore superiore, ma anzi è aggravata da una serie di svantaggi nell’acquistare un iPad Mini rispetto, ad esempio, ad un Nexus 7: quest’ultimo mette infatti a disposizione una CPU Tegra 3 quad-core contro la A5 dual-core proposta da Apple, oppure una risoluzione pari a 1280×800 pixel, leggermente superiore all’iPad Mini.

Non a caso le prime ore sul mercato sono una sottile delusione dalle parti di Cupertino: poche le code davanti agli Apple Store e tonfo di oltre 3 punti percentuali a Wall Street. Accoglienza ben poco calorosa, insomma, il che sembra accrescere le responsabilità su di un prezzo che non è “mini” quanto il mercato si sarebbe aspettato.

Conclusioni

L’acquisto di un iPad Mini è sicuramente un’operazione da valutare con attenzione, soprattutto qualora vi siano dubbi circa le dimensioni del display che si intende avere a disposizione. Qualora 7 pollici non siano sufficienti, la soluzione migliore è certamente quella di virare verso un iPad 2 o un nuovo iPad, benché allo stesso tempo implichi un esborso economico decisamente superiore. Nel caso in cui si cerchi un dispositivo da poter portare facilmente con sé, che non affatichi le braccia durante l’utilizzo e che non aggravi il peso sulle proprie spalle qualora lo si trasporti in giro, l’iPad Mini può essere una soluzione decisamente interessante, soprattutto qualora si posseggano altri dispositivi iOS: i vantaggi in tal caso riguarderebbero non solo la possibilità di sincronizzare i propri dati personali mediante iCloud, ma anche e forse soprattutto l’opportunità di installare le app già acquistate senza dover affrontare un nuovo esborso economico, necessario in molti casi invece qualora si decida di migrare verso Android.

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