Apple: i peggiori momenti del 2012

Dalle imprecise Mappe di iOS 6 alla chiusura di Ping, passando per il nuovo iPad e iTunes hard: i peggiori momenti Apple del 2012.
Dalle imprecise Mappe di iOS 6 alla chiusura di Ping, passando per il nuovo iPad e iTunes hard: i peggiori momenti Apple del 2012.

Il 2012 è stato sicuramente un anno di soddisfazioni per Apple, nonostante il recente calo in borsa. Le vendite di dispositivi come il nuovo iPad, iPhone 5 e iPad Mini sono state ottime, a cui si è aggiunto lo stupore e il plauso della critica per i nuovi MacBook Pro dotati di Retina Display. Ma non tutto è propriamente filato liscio in quel di Cupertino: vi sono stati anche dei flop, alcuni che di certo finiranno negli annali dei peggiori momenti della storia targata Mela.

Apple è un’azienda decisamente attenta sia ai propri prodotti che alla soddisfazione dei clienti, non stupisce quindi la prima posizione del podio in tutte le classifiche in fatto di affidabilità e fedeltà dell’utenza. Questa lista non vuole quindi essere denigratoria nei confronti dell’azienda, bensì vuole solo sottolineare le piccole falle nel perfezionismo minimalista tipico della Mela. A volte con questioni serie, altre con episodi decisamente più divertenti.

Mappe di iOS 6

La palma d’oro del peggior momento del 2012 targato Apple se lo aggiudica la nuova cartografia di iOS 6. Con l’intenzione di sfoderare un’alternativa al rivale Google Maps, Cupertino ha lanciato frettolosamente un sistema di Mappe poco affidabile, erroneo, addirittura privo di alcune strade ad alto traffico e di interi paesi. Sul Web è stato immediato delirio di proteste e di derisioni, con la nascita anche di alcuni Tumblr di raccolta dei più singolari screenshot presi direttamente dall’app di iOS 6. All’interno dell’azienda, invece, la figuraccia ha portato a una riorganizzazione dirigenziale, con il licenziamento di Scott Forstall e la presa in carico del servizio da parte di Eddy Cue. Oltreoceano, e più precisamente in Australia, si è addirittura discusso sulla possibile minaccia alla salute pubblica che le mappe potrebbero causare a turisti e automobilisti. Insomma, un bel pasticcio, così come da Apple non se ne vedevano dagli anni ’90.

Condizioni di lavoro in Foxconn

Il 2012 verrà ricordato anche per le numerose polemiche che hanno circondato il primo partner produttivo di Cupertino in Cina: Foxconn. Le condizioni di scarsa dignità dei lavoratori, di vero e proprio sfruttamento e i suicidi fra i dipendenti non hanno di certo fatto buona pubblicità alla Mela, accusata da più fronti di voler approfittare della manodopera a basso costo giusto per batter cassa. Apple ha però risposto egregiamente a ogni accusa, rimediando prontamente alla sua posizione. Ha prima inviato gli ispettori di The Fair Labour Association negli impianti produttivi, affinché si accertassero delle condizioni di lavoro: un fatto non da poco, considerato come Apple sia stata l’unica azienda tecnologica a conferire a FLA questo potere. Poi è stato il turno dello stesso Tim Cook a recarsi in Cina e, infine, è arrivata anche la decisione di aprire alcuni impianti produttivi negli USA per calmare i bollenti spiriti in patria.

Leak di iPhone 5

L’anno che si volge al termine è stato particolarmente complesso anche in termini di segretezza, quell’orientamento al più stretto riserbo di cui l’azienda è maestra. Come già successo per iPhone 4, la quinta versione del melafonino è stata svelata dal Web molte settimane prima della sua effettiva presentazione, tanto che il keynote non ha riservato sorprese. Se ne conoscevano le nuove dimensioni da 4 pollici, la nuova scocca in alluminio e persino gli inserti in gorilla glass, segno di come delle fabbriche cinesi qualcuno abbia fatto trapelare più del dovuto. E non solo vi sono state fotografie frettolose dell’hardware, ma c’è anche chi è riuscito a elaborare un rendering fedelissimo sulla base dei rumor emersi in rete. Insomma, iPhone 5: tutt’altro che una sorpresa. Di davvero inatteso, solo i graffi sulla scocca.

Prematura scomparsa del nuovo iPad

Vi è stato un piccolo terremoto lo scorso autunno quando Apple, al keynote di presentazione di iPad Mini, ha estratto dal cappello la quarta versione di iPad. Un iPad 4, ribattezzato semplicemente iPad con Retina Display, nato a soli 6 mesi dal predecessore nuovo iPad, altro modello dal nome singolare. Il tutto per lanciare la nuova connessione Lightning, il processore A6X e una fotocamera da 8 Megapixel. Gli utenti si sono sentiti traditi e hanno intrapreso un’agguerrita battaglia sui social network. Lotta che ancora oggi spara gli ultimi colpi in canna: qualsiasi notizia riguardante il quarto iPad, infatti, è sempre accompagnata dal commento deluso di un cliente che ricorda come il suo modello sia già obsoleto, pur avendo compiuto da poco i 180 giorni.

iTunes porno e Siri hard

Il premio per i momenti più divertenti del 2012, invece, se lo aggiudicano iTunes e Siri in ex aequo. Per il lancio di iTunes Store in Russia, gli sviluppatori Apple hanno inavvertitamente dimenticato dei segnaposto di tipo “http://xxx.xxx” nel codice sorgente. L’intento era di sostituire le “x” con le URL di qualche servizio Apple, ma la svista non ha fatto altro che visualizzare i banner hot del portale “XXX.xxx” tra un film romantico e una canzone pop in vendita su iTunes. La versione cinese di Siri, invece, per qualche tempo ha riportato gli annunci di singolari “massaggiatrici” nelle indicazioni di ricerca, confondendo i servizi di cura del corpo con ben altre prestazioni. Il tutto ha generato una fitta polemica in Asia, sebbene Apple abbia provveduto tempestivamente per impedire alla sua assistente vocale di fornire contenuti violenti o illegali.

Ping

Il 30 settembre Ping ha subito una chiusura forzata. Passato ai posteri come uno dei social network meno utilizzati della storia, Ping si proponeva di collegare gli amanti della musica ai loro artisti preferiti. Peccato che Twitter assolva più che egregiamente a questa funzione: Lady Gaga, Justin Bieber e i One Direction insegnano.

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