Chicago sceglie i servizi cloud di Office 365

I 30.000 dipendenti della città del vento utilizzeranno, per i prossimi 4 anni, le applicazioni e i servizi cloud inclusi in Microsoft Office 365.
I 30.000 dipendenti della città del vento utilizzeranno, per i prossimi 4 anni, le applicazioni e i servizi cloud inclusi in Microsoft Office 365.

Dopo l’accordo sottoscritto con il Dipartimento della Difesa, per Microsoft il 2013 si apre con un altro importante contratto che permette, per il momento, di mantenere a debita distanza la rivale Google. L’azienda di Redmond fornirà infatti i propri servizi cloud alla città di Chicago per i prossimi quattro anni. I 30.000 dipendenti comunali utilizzeranno le email e gli strumenti di produttività integrati in Office 365, la versione cloud di Office 2013.

Gli impiegati dei numerosi dipartimenti della “città del vento” avranno a disposizione un’unica e moderna piattaforma di comunicazione, invece dei tre differenti sistemi attualmente in uso. La decisione del sindaco Rahm Emanuel rientra nella nuova strategia cloud che consentirà di risparmiare oltre 400.000 dollari all’anno, corrispondenti ad una riduzione dell’80% circa per ogni dipendente.

L’utilizzo delle applicazioni incluse in Office 365 (Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneNote e Lync) porterà ad un incremento di efficienza e sicurezza all’interno dell’infrastruttura informatica comunale. La gestione e la manutenzione di un unico sistema di comunicazione, infatti, riduce le probabilità di interrompere i servizi ai cittadini e i costi derivanti dall’uso di piattaforme eterogenee. Il Dipartimento dell’Innovazione e Tecnologia ha pianificato la transizione delle applicazioni desktop e delle email verso il cloud Microsoft. Il passaggio ad Office 365 si concluderà entro la fine dell’anno.

Chicago si aggiunge agli stati e ai governi locali che hanno già scelto il cloud di Microsoft, ovvero la città di San Francisco, la California e il Minnesota. Per l’azienda di Redmond si tratta di un risultato di prestigio, sopratutto a scapito di Google, che aveva espresso l’intenzione di «rubare il 90% degli utenti Office» con le sue Google Apps.

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