Intel, le app si adattano ai dispositivi

Intel illustra come l'arrivo degli Ultrabook abbia rivoluzionato il mondo del software, fornendo utili indicazioni per adeguare le proprie app.
Intel illustra come l'arrivo degli Ultrabook abbia rivoluzionato il mondo del software, fornendo utili indicazioni per adeguare le proprie app.

La nascita e la diffusione di nuovi dispositivi hanno rivoluzionato non solo il segmento hardware, ma anche il mondo del software: smartphone e tablet, così come soluzioni ibride quali gli Ultrabook di Intel, mettono infatti a disposizione dell’utente nuove possibilità e nasce quindi l’esigenza per gli sviluppatori di adeguarsi di conseguenza. La stessa applicazione, ad esempio, deve poter funzionare in modalità landscape come in modalità portrait, su schermi differenti per risoluzione, dimensioni e rapporto d’aspetto.

In tale contesto, la creazione di interfacce grafiche in grado di offrire una buona esperienza d’uso in ogni contesto è di fondamentale importanza: realizzare una UI unica, in grado di adattarsi alle differenti configurazioni in cui si trova a lavorare senza richiedere particolari accorgimenti caso per caso, significa poter distribuire la propria applicazione praticamente ovunque. L’assenza di periferiche di input quali mouse e tastiere rende poi necessaria un’attenta analisi sulla posizione di ogni singolo elemento all’interno dell’interfaccia, permettendo all’utente di accedere alle principali funzioni in maniera comoda con le proprie dita, indipendentemente dalla maniera in cui viene impugnato il dispositivo.

Nel caso degli Ultrabook di Intel, poi, è necessario ricorrere ad una soluzione a metà strada tra l’approccio classico e quello legato all’input mediante dita, essendo tali dispositivi in grado di funzionare tanto come computer portatili quanto come tavolette digitali. Un’interfaccia grafica che si presta alla perfezione per uno dei due approcci, quindi, può rivelarsi insoddisfacente in un contesto d’uso differente: in tal senso è necessario quindi individuare un giusto trade-off tra l’utilizzo con le dita e quello con il mouse, rendendo le interfacce facilmente utilizzabili in ambedue i casi.

Come accade da diverso tempo, poi, Intel vuole venire incontro agli sviluppatori fornendo loro pratici consigli su come ottimizzare le proprie applicazioni per il segmento Ultrabook, il quale vede in Windows 8 un importante alleato nella creazione di una nuova nicchia di mercato. Il portale del gruppo statunitense è particolarmente ricco da tale punto di vista e tra le risorse più interessanti spicca una guida alla progettazione di applicazioni orientate all’utilizzo attraverso touchscreen.

Di fondamentale importanza è poi la gestione dei sensori presenti all’interno dei dispositivi, quali ad esempio accelerometro e giroscopio, utili a comprendere l’orientamento del prodotto nelle mani dell’utente. Poter leggere tali dati significa poter adattare l’orientamento della propria applicazione per fornire un’esperienza d’uso sempre migliore, oppure poter offrire nuove funzioni di particolare interesse come ad esempio applicazioni in grado di scattare foto a 360 gradi.

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