Google brevetta la realtà aumentata al volante

L’immagine di apertura fa parte della documentazione depositata da Google presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office), per la registrazione di un brevetto piuttosto interessante. Si tratta infatti di una tecnologia in grado di combinare i sistemi di realtà aumentata con quelli dedicati alla navigazione GPS per gli automobilisti. È poco chiaro come il gruppo di Mountain View abbia intenzione di sfruttare questa nuova proprietà intellettuale, ma lavorando un po’ di fantasia è possibile formulare qualche ipotesi.

Si pensi ad esempio all’applicazione Navigatore inclusa in Google Maps, a disposizione di tutti coloro che possiedono un device Android. Questa si occupa di fornire suggerimenti visuali o vocali sul tragitto da seguire, informazioni in tempo reale relative al traffico o percorsi alternativi. Street View è invece il database di immagini panoramiche a 360 gradi scattate dalle Google Car (e non solo) sulle strade di tutto il mondo. Infine, la quasi totalità degli smartphone e dei tablet oggi in commercio sono dotati di una fotocamera posteriore, che se puntata verso il parabrezza mentre ci si trova al volante è in grado di riprendere la carreggiata. Combinando il tutto si potrebbe dar vita a un sistema capace di mostrare sullo schermo ciò che l’automobilista vede, arricchito da indicazioni grafiche sulla direzione da prendere, sulla velocità e molto altro ancora.

Nessuna informazione ufficiale a tal proposito da parte di BigG, dunque il tutto è da prendere con le pinze, ma considerando i progetti messi in campo di recente dall’azienda nell’ambito della realtà aumentata un impiego del brevetto di questo tipo non è da escludere. Il filmato di presentazione degli occhiali Google Glass rilasciato lo scorso anno (in streaming di seguito al minuto 00:42) mostra proprio un esempio di come il percorso da seguire può essere sovrapposto al campo visivo dell’utente. Oggi sappiamo che l’interfaccia di Glass non sarà tanto invasiva e il tutto va pensato nell’ottica di chi si trova al volante, dunque con l’obbligo di non provocare distrazioni di alcun tipo. Possibile anche che si possa trattare di una tecnologia legata alla Self-Driving Car.

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