Yahoo, 40 milioni per rendere "social" l'email

Yahoo vuole Xobni: Marissa Mayer ha offerto 40 milioni per aggregare contenuti "social" attorno alle webmail della casella di posta Yahoo.
Yahoo vuole Xobni: Marissa Mayer ha offerto 40 milioni per aggregare contenuti "social" attorno alle webmail della casella di posta Yahoo.

Marissa Mayer non ha ancora finito la stagione dello shopping. Da quanto è alla guida di Yahoo, infatti, ha portato avanti varie operazioni (vedi Tumblr) al fine di rilanciare l’attività del gruppo, spostare il focus per dare maggior identità all’azienda e ricostruire l’entusiasmo attorno al punto esclamativo di Sunnyvale. Un nuovo nome si fa largo all’orizzonte: è quello di Xobni, piccola azienda attiva nel mondo delle social-mail.

L’obiettivo sarebbe quello di dar vita ad una esperienza email più completa e coinvolgente, facendo così tesoro dell’ampia community di utilizzatori delle caselle di posta @yahoo.com. L’operazione potrebbe chiudersi per una cifra tra i 30 ed i 40 milioni di dollari, anche se al momento l’azienda negli interessi di Marissa Mayer non ha ancora dato una risposta alla proposta ricevuta. Nel caso il gruppo dovesse accettare, con ogni probabilità l’intero team Xobni sarebbe assorbito all’interno di Yahoo per favorire l’integrazione del sistema.

Xobni consente di creare un profilo “social” attorno ad una casella email aggregandovi contenuti provenienti da Facebook, Twitter, LinkedIn, Skype ed altri servizi ancora. Il plugin è pensato per interfacciarsi con Gmail. Yahoo Mail e Microsoft Outlook, ma la prospettiva mobile è tutt’altro che remota attraverso iOS e Android. Yahoo potrebbe integrare le soluzioni Xobni per creare una esperienza più ricca attorno alla propria webmail, cercando così un posto privilegiato sugli smartphone e sui desktop degli utenti.

Che Yahoo voglia fare sul serio per restaurare il proprio bacino di utenti email è cosa peraltro chiara anche partendo da altri indizi: entro l’estate, infatti, alcuni indirizzi email verranno “liberati” per sfoltire la community dagli account non utilizzati. Così facendo molti indirizzi appetibili torneranno in libertà e nuovi utenti potranno così abbracciare nel migliore dei modi la soluzione email del gruppo di Sunnyvale.

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