Apple chiede 30 dollari per ogni Samsung venduto

Samsung vorrebbe trovare un accordo con Apple per porre fine alla causa USA, ma Apple le starebbe chiedendo royalties troppo alte per ogni device venduto.
Samsung vorrebbe trovare un accordo con Apple per porre fine alla causa USA, ma Apple le starebbe chiedendo royalties troppo alte per ogni device venduto.

La guerra dei brevetti tra Apple e Samsung prosegue ma le due aziende stanno cercando di raggiungere un accordo comune che possa metter fine alla nuova causa statunitense. Secondo il Korea Times, Samsung starebbe spingendo per risolvere la disputa ma Apple le avrebbe imposto delle condizioni economiche poco favorevoli.

Il gruppo sudcoreano sarebbe insoddisfatto della richiesta di Apple, che vorrebbe ben 30 dollari per ogni smartphone e 40 dollari per ogni tablet venduto da Samsung, tra quei device che ovviamente violerebbero le proprietà intellettuali di Cupertino. Facendo un rapido calcolo e tenendo in considerazione solo i Galaxy S4 venduti finora, Samsung dovrebbe versare alla Mela una ingente cifra, pari a oltre 600 milioni di dollari. Se poi si calcolano tutti i dispositivi distribuiti da Samsung, oggetto della causa, la quantità di denaro che l’azienda dovrebbe versare ad Apple raggiungerebbe cifre incredibili.

Qualora il report fosse accurato, si comprenderebbe facilmente il perché Samsung non riesca a trovare un accordo con Apple volto a chiudere in anticipo la disputa in tribunale. Ma se da una parte per l’azienda guidata da JK Shin si tratta di royalties troppo alte, dall’altra parte Apple ha bisogno di rallentare l’inarrestabile crescita della rivale, pertanto spinge per un accordo che possa portarle benefici strategici, più che economici.

Apple vorrebbe poi stringere con Samsung un accordo “anti-clonazione” simile a quello che ha siglato in passato con HTC. In pratica, Cupertino sarebbe disposta a concedere in licenza i propri brevetti alla rivale, in modo tale che possa usare quelle tecnologie sui propri dispositivi, chiaramente sotto il pagamento di una certa cifra, non ancora nota. A ogni modo, i due gruppi rimangono in attesa delle decisioni della ITC (International Trade Commission) e delle corti di svariate parti del globo, le quali esprimeranno il proprio punto di vista sulla questione della violazione dei brevetti messa sul tavolo dalle due rivali.

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