Digital Magics entra in Prestiamoci

La prima piattaforma italiana di P2P lending realizza un aumento di capitale di 550 mila euro, con l'ingresso di Digital Magics.
La prima piattaforma italiana di P2P lending realizza un aumento di capitale di 550 mila euro, con l'ingresso di Digital Magics.

Prestiamoci, l’unica startup italiana autorizzata come finanziaria da Banca d’Italia nel gestire una piattaforma di P2P lending – un particolare modello di business – ha realizzato un aumento di capitale molto importante, superiore al mezzo milione di euro, gestito da Michele Novelli, a sua volta entrato nel board di Digital Magics, venture incubator quotato, che ha investito per primo nella piattaforma.

L’incubatore ha partecipato alla sottoscrizione – insieme a investitori italiani e internazionali – di un aumento di capitale di 550.000 euro, entrando con una quota del 25,61% (pari a 190.000 euro) nell’assetto azionario. Oltre all’investimento, Digital Magics rafforza Prestiamoci con la fornitura di servizi di incubazione di alto profilo, quali il supporto di business management, strategico e tecnologico, inserendo all’interno del team professionisti qualificati e specializzati in gestione di business scalabili, digitale e finanza, contribuendo allo sviluppo della piattaforma per rendere i prodotti dell’azienda sempre più competitivi e innovativi per il mercato.

Con questo passaggio decisamente ambizioso la piattaforma (51 progetti finanziati e 412 investitori attivi) si candida a rappresentare l’evoluzione dei prestiti secondo le medesime logiche dell’era digitale, ponendosi come obiettivo una specie di crowdsourcing dell’investimento privato/azienda: il portale aiuta a far combaciare il bisogno di liquidità delle aziende con la disponibilità di un privato. In soldoni: il caro vecchio prestito con interessi, nel quale la startup (ma non solo) non cede quote e non viene “scommessa”, ma semplicemente le viene dato del denaro con l’obbligo di restituirlo a rate con un determinato tasso di interesse.

Il successo mondiale del P2P lending

La scoperta dell’acqua calda, si dirà, ma non è esattamente così. Secondo Forbes, il P2P lending è un modello di business innovativo consolidato in tutto il mondo: fino ad oggi gli operatori di questo settore dichiarano di aver erogato oltre 4 miliardi di euro, e nel 2014 si attende la prima IPO miliardaria di Lending Club, leader in America e nella quale a maggio 2013 Google ha investito 125 milioni di dollari con una valutazione prossima a 1,6 miliardi di euro.
Il prestito di questo tipo nasce nel 2005 e attualmente sono più di 30 le società che operano in questo settore, fra le più importanti Lending Club, Prosper, Zopa, RateSetter, Funding Circle, Auxmoney, presenti in diversi Paesi come USA, Cina, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna e
Italia.

L’operazione è stata condotta da Novelli sul piano industriale e realizzata da alcuni business angel del network dell’incubatore, tra i quali Marco Valerio Bellini, Johan Bode (KPMG Advisory), Pietro Boroli (De Agostini Editore), Luca Fabio Giacometti (ex AD di GE Capital Equity Italia e co-fondatore della SPAC Made In Italy 1 e consigliere di Digital Magics), Luigi Lanari (ex Partner di CVC Capital Partners), Dario Levi (ex Presidente di ABN AMRO Corporate Finance), Giordano Martinelli (ex Responsabile degli investimenti azionari di Anima SGR e oggi fondatore di AcomeA SGR), Stefano Miccinelli (fondatore di Investitori Associati) e Lodovico Rosnati (ex Direttore della Divisione Equity Market di Borsa Italiana), insieme a importanti investitori internazionali e imprenditori che avevano già effettuato investimenti.

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