Startup e fashion: progetti sviluppati ad H-Farm

Il venture di Ca’ Tron sta organizzando maratone hack su settori specifici: moda, automatica, turismo. I veri potenziali dell'economia italiana.
Il venture di Ca’ Tron sta organizzando maratone hack su settori specifici: moda, automatica, turismo. I veri potenziali dell'economia italiana.

Lo scorso weekend H-FARM, l’acceleratore veneto con sedi anche a Mumbai, Seattle e Londra, ha aperto le porte a più di 400 giovani provenienti da tutta Italia, ognuno con competenze diverse ma uniti da una grande passione comune: la moda e il digitale. Un binomio molto interessante, così come tutti gli altri ideati da questi speciali hackathon che mettono in comunicazione startupper e imprese.

Le diverse maratone h24 di H-Farm puntano quest’anno al design, al 3D, al turismo, il food, l’automazione. La battaglia di Riccardo Donadon, espressa anche all’ultima edizione di SMAU in qualità di presidente di Italia Startup, si è concretizzata in questa call per startupper e sviluppatori orientata a settori realmente produttivi in seno all’economia italiana. La moda, ovviamente non poteva mancare.

Il settore moda e lifestyle è stato avvicinato al digitale per trovare insieme soluzioni innovative alle esigenze delle aziende. I marchi che hanno affiancato i giovani partecipanti sono stati Diesel, Gruppo Mastrotto, Bottega Veneta e Lotto Sport.
Nei brief sono emerse le varie sfide: gruppo Mastrotto ha chiesto di trovare una soluzione digitale per la vendita e distribuzione dei propri prodotti; Lotto Sport di sviluppare un dispositivo che stimoli i bambini all’attività fisica quotidiana; Bottega Veneta era in cerca di una soluzione per la misurazione delle taglie e la profilazione completa del cliente, infine Diesel ha scelto un tema molto più ampio chiedendo di immaginare la Diesel del Futuro.

Riccardo Donadon ad H-FARM ha tenuto a battesimo l'hack dedicato al fashion. Ne verranno altri.

Riccardo Donadon ad H-FARM ha tenuto a battesimo l’hack dedicato al fashion. Ne verranno altri.

Si sono formati 30 team composti da giovanissimi studenti di moda e design, sviluppatori, designer e marketing specialist, i cui contributi hanno ideato un progetto che rispondesse alle esigenze dell’azienda e permettesse loro di entrare in contatto con community di professionisti.

Il risultato è stato positivo, e Donadon così lo commenta:

Il settore moda è sempre più aperto e vicino alla conoscenza delle opportunità che offre la tecnologia. Questi due mondi si trovano, oggi più che mai, di fronte alla necessità di collaborare insieme per rivedere processi ed opportunità in chiave digitale.

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