Apple punta sull'advertising di iTunes Radio

Apple investe sulla pubblicità in iTunes Radio, per attrarre nuovi investitori: il gruppo di Cupertino ha assunto l'esperto di radio FM Michael Pallad.
Apple investe sulla pubblicità in iTunes Radio, per attrarre nuovi investitori: il gruppo di Cupertino ha assunto l'esperto di radio FM Michael Pallad.

Apple sta scommettendo gran parte delle proprie risorse su iTunes Radio, il servizio di streaming musicale inaugurato da qualche mese negli Stati Uniti e prossimo all’arrivo in altre nazioni del mondo. E per incentivare gli investitori – l’ascolto gratuito è ovviamente supportato dalle pubblicità – Apple ha deciso di assumere dei top player del mercato. Il gruppo di Cupertino ha così scelto Michael Pallad per l’advertising su iTunes Radio, uno dei personaggi più influenti per la pubblicità sulle radio tradizionali a stelle e strisce.

Stando a quanto riportato da AdAge, Pallad sarebbe stato assunto la scorsa settimana, così come si evincerebbe dal suo profilo Linkedin. La sua sua esperienza proviene da Cumulus Media in qualità di vicepresidente alle vendite, una realtà d’advertising fortemente legata alla radio su frequenze FM. E proprio le competenze in questo settore saranno uniche per il gruppo di Cupertino, che mai prima di oggi si è lanciato in un avventura di broadcasting in diretta, seppur nei limiti dello streaming sulla Rete.

A quanto pare, sebbene di conferme ufficiali non ve ne siano, la testa di serie assunta da Apple si occuperà di elaborare nuovi modelli per le campagne iAd, così da catturare nuovi investitori per iTunes Radio. E già si parla di accordi particolarmente gustosi per i primi mesi del 2014, di cui però dei reali dettagli non si ha notizia.

Nel frattempo, la mela morsicata è pronta a espandere il suo streaming gratuito in altre nazioni del globo, a partire dai primissimi mesi dell’anno nuovo. È molto probabile che vengano inizialmente scelti paesi anglofoni – come il Regno Unito, il Canada e l’Australia – ma anche alcune paesi come Francia e Germania. L’Italia dovrebbe essere esente da questa prima tornata di espatrio del servizio: così come successo per iTunes Match, arrivato sullo Stivale in ritardo rispetto a tanti altri paesi del mondo, non sarà forse semplice stringere accordi con i detentori dei diritti.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti