Google dice addio a CSS Regions di Adobe

Il team di Google al lavoro su Blink sceglie di abbandonare la tecnologia CSS Regions di Adobe Systems, un ostacolo per le performance di Chrome su mobile.
Il team di Google al lavoro su Blink sceglie di abbandonare la tecnologia CSS Regions di Adobe Systems, un ostacolo per le performance di Chrome su mobile.

Nel 2011 Adobe ha iniziato a lavorare su una tecnologia chiamata CSS Regions, con l’obiettivo di mettere a disposizione un sistema capace di rimpiazzare i contenuti Flash con elementi interamente basati sui più recenti standard Web. Il progetto è stato in un primo momento appoggiato anche da Google, intenzionata a supportarlo con Chrome e il nuovo motore di rendering Blink. Oggi si apprende che il gruppo di Mountain View ha optato per un brusco dietrofront.

La motivazione è spiegata da Eric Seider, membro del team al lavoro sul browser. Riducendo tutto ai minimi termini, la filosofia sposata da bigG è “le prestazioni prima di tutto” e, a quanto pare, il funzionamento di CSS Regions non rientra in quest’ottica. L’obiettivo per il 2014 è quello di garantire un significativo incremento delle performance, soprattutto sui dispositivi mobile, riducendo il consumo della batteria e il traffico dati generato durante le fasi di navigazione, ottimizzando al tempo stesso l’utilizzo della memoria, in modo da assicurare un accesso al Web fluido e funzionale anche su smartphone e tablet datati o di fascia bassa.

Penso che la priorità di quest’anno per Blink sia il mobile e, in particolare, le prestazioni in ambito mobile. Abbiamo realizzato che CSS Regions non va d’accordo con l’ottimizzazione delle performance, impedendo sia il lavoro di semplificazione che quello di ottimizzazione del codice. La tecnologia pone rimedio ad alcune carenze reali sul Web, ma credo che Blink (spero con l’aiuto di Adobe) abbia bisogno di soluzioni più leggere.

L’obiettivo principale di CSS Regions è quello di consentire la creazione di pagine con un layout simile a quello dei magazine, in cui i testi vengono mostrati e adattati automaticamente all’interno di aree ben definite, come visibile nell’immagine di apertura. La software house di San Jose prende atto della decisione di Google, rispondendo attraverso le parole di Mihnea Ovidenie e Andrei Bucur.

Abbiamo preso l’impegno di lavorare fianco a fianco per risolvere questi problemi e faremo in modo che il codice di CSS Regions non sia d’ostacolo al raggiungimento degli obiettivi posti dal team di Blink per il 2014.

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