Samsung vuole Nuance, la tecnologia dietro Siri

Il Wall Street Journal afferma che Samsung starebbe trattando con Nuance per acquisirla: in tal modo strapperebbe ad Apple la tecnologia dietro Siri.
Il Wall Street Journal afferma che Samsung starebbe trattando con Nuance per acquisirla: in tal modo strapperebbe ad Apple la tecnologia dietro Siri.

La società di riconoscimento vocale Nuance starebbe trattando con Samsung per una possibile acquisizione da parte del gigante sudcoreano, che in tal modo strapperebbe ad Apple la tecnologia che alimenta Siri, il noto assistente vocale dell’azienda di Cupertino.

È quanto riporta il Wall Street Journal, affermando che Nuance «ha recentemente parlato di una possibile vendita della società a Samsung Electronics Co. e ad altre società di private equity, come hanno riferito alcune persone. Non è chiaro se i colloqui per la vendita, alcuni dei quali sono avvenuti all’inizio di quest’anno, siano ancora in attesa oppure se porteranno davvero a un accordo».

Lo scorso anno il CEO di Nuance Paul Ricci ha confermato come la propria azienda rappresenti «un fornitore fondamentale per Apple» e non è attualmente chiaro quale sarà l’impatto che avrà, su Siri, una possibile acquisizione da parte di Samsung. La compagnia degli iPhone e iPad potrebbe esser costretta a trovare un’altra soluzione per alimentare le capacità di riconoscimento vocale del proprio assistente, ma vi è da notare che diverse funzionalità di Siri – al di là del riconoscimento stesso – derivano dall’integrazione con altri servizi quali Yelp, OpenTable e Wolfram Alpha. Lo scorso anno un rapporto ha peraltro suggerito che Apple starebbe lavorando per spostare lo sviluppo di Siri in-house, proprio nel tentativo di allontanarsi da Nuance.

Nel caso in cui Samsung inglobasse davvero Nuance e Apple fosse costretta a interrompere la collaborazione con tale società, avrebbe comunque un team di sviluppo a Boston che potrebbe lavorare a una soluzione proprietaria per il riconoscimento vocale, ma ancora l’accordo di acquisizione non è stato concluso e le partnership potrebbero anche rimanere allo stato attuale delle cose. Oltre che con Apple, Nuance collabora anche con altri clienti tra cui Daimler, Nintendo e Panasonic.

Infine una curiosità: la maggior parte degli utili ottenuti da Nuance lo scorso anno derivavano dalla propria soluzione di assistenza sanitaria che proprio Apple potrebbe sfruttare per il chiacchierato iWatch. Se confermata, la mossa da parte di Samsung potrebbe dunque crearle diverse difficoltà.

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