Charlie Hebdo, anche su smartphone

Il numero 1178 di Charlie Hebdo, il primo dopo l’attentato di Parigi, è andato a ruba in pochi minuti, nonostante siano state stampate milioni di copie, ben oltre la tiratura media del settimanale satirico. La redazione del giornale ha quindi deciso di pubblicare una versione digitale dell’ultimo numero sugli store Apple, Google e Microsoft. Le app per iOS, Android e Windows Phone sono gratuite, ma per leggere i contenuti (in francese) è necessario pagare 3 euro.

Il valore dell’iniziativa è ovviamente composto da una molteplicità di fattori. Oltre alla possibilità di accedere ad un numero che fa la storia, il tutto si aggiunge altresì all’interno di un movimento di aiuto e cooperazione con una redazione che soltanto da poche ore ha chiuso con i funerali il percorso luttuoso che ha accompagnato il direttore e alcuni dei vignettisti verso l’estremo saluto. Nei giorni in cui #jesuischarlie vale ben più di un semplice hashtag, insomma, l’acquisto dell’app è qualcosa che vale ben più dell’app stessa.

Il numero 1178 di Charlie Hebdo, quello con la vignetta di Maometto piangente in prima pagina e la scritta “Tout est pardonné”, è stato distribuito in 3 milioni di copie in tutto il mondo. Considerato l’elevato numero di richieste, è già stata programmata la ristampa di altre 2 milioni di copie. Circa 500.000 copie del settimanale sono state vendute in due giorni insieme a Il Fatto Quotidiano. Altre copie della versione originale (con traduzioni a piè pagina) sono nelle edicole da questa mattina. Le persone che desiderano sostenere le idee del settimanale possono ora acquistare una versione digitale per i tre sistemi operativi mobile più popolari.

La descrizione delle app è in realtà un messaggio contro qualsiasi tentativo di censura:

Perché la matita sarà sempre sopra la barbarie…
Perché la libertà è un diritto universale…

Chi proprio non vuole rinunciare alla versione cartacea di questo numero storico di Charlie Hebdo potrebbe tentare la fortuna su eBay. Ma come spesso accade in simili circostanze, alcune aste hanno già raggiunto cifre estremamente esose.