CES 2016: Toyota sceglie SmartDeviceLink di Ford

Toyota, assieme a QNX e UIEvolution, ha annunciato l'intenzione di adottare SmartDeviceLink, la piattaforma open source di Ford per la connettività
Toyota, assieme a QNX e UIEvolution, ha annunciato l'intenzione di adottare SmartDeviceLink, la piattaforma open source di Ford per la connettività

Dal palcoscenico del CES 2016 arriva un importante annuncio nel segno dell’automotive. Toyota, QNX e UIEvolution hanno scelto di implementare nei loro prodotti SmartDeviceLink, la piattaforma di connettività con le app per gli smartphone sviluppata e resa open source da Ford. La piattaforma SmartDeviceLink, simile all’AppLink già disponibile a bordo dei veicoli Ford, permette di utilizzare le app supportate, come Spotify, Glympse e Pandora, tramite comandi vocali, mantenendo sempre gli occhi sulla strada e le mani sul volante.

AppLink è una funzione del sistema di connettività e comandi vocali SYNC ed è disponibile in tutto il mondo a bordo di oltre 5 milioni di veicoli Ford, numero che, secondo le stime, raggiungerà quota 28 milioni entro il 2020. Altri costruttori come il Gruppo PSA Peugeot Citroen, Honda, Subaru e Mazda stanno prendendo in considerazione la possibilità di adottare SmartDeviceLink a bordo dei propri sistemi, accelerando la diffusione di un nuovo standard per l’accesso alle app a bordo delle auto. La diffusione di SmartDeviceLink offrirà ai clienti di più brand la possibilità di accedere a sempre più servizi e app in sicurezza durante la guida.

La diffusione della piattaforma SmartDeviceLink permetterà di coinvolgere un numero sempre maggiore di sviluppatori di app, che potranno contare su un numero sempre maggiore di utilizzatori in auto dei propri servizi, a tutto vantaggio dell’esperienza dei clienti, che potranno portare a bordo sempre più elementi del proprio stile di vita digitale.

La piattaforma SmartDeviceLink e la funzionalità AppLink sono state sviluppate nell’ambito dello Smart Mobility Plan, la strategia di Ford per trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie “big data” che in futuro saranno alla base dello sviluppo della guida autonoma.

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