Free prepara lo sbarco in Italia e punta al 10%

Con l'imminente approvazione della fusione tra Wind e 3 Italia, Free si appresta a sbarcare in Italia dove punta a raggiungere il 10% del mercato.
Con l'imminente approvazione della fusione tra Wind e 3 Italia, Free si appresta a sbarcare in Italia dove punta a raggiungere il 10% del mercato.

L’Antitrust europeo a breve dovrebbe dare l’ok per la fusione tra gli operatori Wind e 3 Italia. Il via libera arriverà grazie alla cessione di parte delle torri di trasmissione e di una fetta delle frequenze all’operatore francese Free di proprietà di Xavier Niel che si appresta a sbarcare in Italia. Le ambizioni di Free per il mercato italiano sono altissime con la volontà di rivoluzionarlo come a suo tempo fece in Francia.

Free, infatti, punta a diventare il quarto operatore in Italia e a raggiungere il break even con una quota pari al 10% del mercato mobile. Trattasi di un traguardo davvero ambizioso che evidenzia come Free punti davvero in alto. Solo il mercato, comunque, potrà sancire il successo dell’operatore francese in Italia che sulla carta potrebbe “mangiarsi” tutti i piccoli operatori virtuali presenti oggi in Italia. Una corsa che, però, secondo l’agenzia di rating S&P, non sarà così rapida come l’operatore ipotizzerebbe. Secondo, infatti, S&P, l’arrivo di Free permetterà di mantenere in equilibrio il mercato italiano scongiurando aumenti tariffari.

Tuttavia, secondo l’agenzia, appare difficile che Free possa ottenere rapidamente lo stesso successo che ha ottenuto in Francia dove ha rubato quote di mercato ai concorrenti, a colpi di sconti. In Italia, infatti, gli spazi per fare concorrenza sarebbero inferiori alla Francia.

Secondo S&P ci vorrà almeno un anno prima che sia lanciata la prima offerta sul mercato italiano da parte di Free ed almeno due anni prima che la sua rete sia pienamente operativa. Per S&P, l’arrivo di Free è comunque necessario affinché l’UE dia il suo via libera alla fusione tra Wind e 3 Italia che da sole non avrebbero la forza necessaria per competere contro competitors del calibro di TIM e Vodafone.

Il verdetto dell’UE sulla fusione è atteso entro l’8 settembre ma secondo alcune indiscrezioni potrebbe arrivare anche prima.

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