Antitrust EU, Google e shopping: tutto rinviato

La Commissione Europea ha concesso a Google tre settimane extra per preparare la propria strategia difensiva nell'indagine su shopping e motore di ricerca.
La Commissione Europea ha concesso a Google tre settimane extra per preparare la propria strategia difensiva nell'indagine su shopping e motore di ricerca.

L’organismo antitrust europeo ha concesso a Google tre ulteriori settimane per rispondere alle accuse relative alla presunta penalizzazione dei servizi di shopping rivali all’interno del proprio motore di ricerca. Il gruppo di Mountain View avrebbe dovuto presentare la propria replica ufficiale entro oggi, ma il nuovo termine è stato fissato per lunedì 7 novembre.

Una situazione analoga a quella relativa ad una seconda indagine che vede coinvolto bigG nel vecchio continente, sul rapporto della società con i partner OEM impegnati nel mercato mobile e che scelgono il sistema operativo Android per i loro dispositivi. Anche in questo caso è stato concesso all’azienda californiana un periodo extra per preparare al meglio la propria strategia difensiva.

Le altre scadenze sono ora fissate per mercoledì 26 ottobre relativamente al caso che riguarda l’advertising online e per lunedì 31 ottobre sulla questione Android. Queste le parole di un portavoce della Commissione Europea.

Google ha chiesto più tempo per redigere la documentazione relativa al fascicolo. In linea con la normale prassi, la Commissione ha analizzato le ragioni della richiesta e ha concesso un’estensione, permettendo a Google di esercitare pienamente i suoi diritti di difesa.

Stando alla documentazione consultata da Reuters (non resa pubblica), la sussidiaria di Alphabet potrebbe andare incontro a pesanti sanzioni. Si parla di multe pari al 10% del fatturato a livello globale, ovvero 7,4 miliardi di dollari, per ognuno dei casi presi in esame dall’antitrust europea. L’indagine relativa ai servizi di shopping ha preso il via nel 2010. La posizione di Google è chiara fin dallo scorso anno e fa riferimento alla libertà di scelta da parte degli utenti delle piattaforme a cui affidarsi.

Mentre Google può certamente essere il motore di ricerca più usato, le persone possono trovare e accedere a informazioni in molti modi diversi. In realtà, le persone hanno più scelta che mai. Esistono numerosi altri motori di ricerca come Bing, Yahoo, Quora, DuckDuckGo e una nuova ondata di assistenti come Siri di Apple e Cortana di Microsoft. In aggiunta, ci sono un sacco di servizi specializzati come Amazon, Idealo, Le Guide, Expedia o eBay. A volte sono i servizi di shopping più popolari.

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