Amazon, giro di vite contro i prodotti falsi

Amazon ha deciso di dare un taglio al fenomeno dei prodotti contraffatti che sono sempre più presenti all'interno della piattaforma di ecommerce.
Amazon ha deciso di dare un taglio al fenomeno dei prodotti contraffatti che sono sempre più presenti all'interno della piattaforma di ecommerce.

I prodotti contraffatti sono stati un grosso problema su Amazon per anni e anche una recente causa legale ha dimostrato che il 90% dei caricabatterie “ufficiali” venduti all’interno dell’eShop sono in realtà falsi. Amazon ha deciso finalmente di prendere provvedimenti contro i truffatori nel tentativo di pulire il suo marketplace. Bloomberg News riporta che Amazon ha riconosciuto, internamente, che il problema dei prodotti contraffatti sta peggiorando e che la lotta a questo fenomeno sarà uno degli obiettivi principali per il prossimo anno.

Amazon starebbe preparando un registro dei prodotti per evitare le contraffazioni, lavorando contestualmente con marchi invitandoli a registrarsi presso il suo sito anche se non prevedono di vendere prodotti all’interno dell’eShop. Amazon, inoltre, chiederà ai commercianti di ottenere il permesso ai brand prima di vendere i loro prodotti all’interno del marketplace. Il colosso dell’ecommerce sta sperimentando la realizzazione di questo registro assieme a Nike ed ad altri marchi importanti ma per il prossimo anno si rivolgerà a molti altri importanti brand per convincerli a vendere i loro prodotti all’interno dell’eShop. Infatti, il fenomeno dei prodotti contraffatti ha, in passato, scoraggiato molti nomi importanti a vendere i loro prodotti direttamente su Amazon.

La merce falsificata, infatti, spesso viene venduta a prezzi più bassi rispetto a quelli dei prodotti originali andando con il tempo a favorire la vendita dei prodotti falsi con gli utenti, però, ignari che il bene acquistato non era, in realtà, originale.

Bloomberg News riporta che Amazon ha cercato di convincere NFL e MLB a vendere la loro merce attraverso il suo negozio online, ma che i colloqui sarebbero in fase di stallo a causa della mancanza di controllo sui prodotti contraffatti all’interno della piattaforma di vendita.

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