Facebook Messenger saluta gli Instant Articles

Facebook ha deciso di rimuovere gli Instant Articles da Messenger per concentrare il loro sviluppo all'interno dell'app principale del social network.
Facebook ha deciso di rimuovere gli Instant Articles da Messenger per concentrare il loro sviluppo all'interno dell'app principale del social network.

Facebook ha deciso di rimuovere gli Instant Articles da Messenger a poco più di un anno dalla loro implementazione. La scoperta si deve a TechCrunch che, per primo, ha notato la variazione. Gli Instant Articles, si ricorda, sono una funzione, lanciata nel 2015, pensata per aiutare gli editori a distribuire più facilmente agli iscritti al social network tutti i loro contenuti. In buona sostanza, devono essere visti come una sorta di rivista digitale.

Sebbene questa piattaforma abbia ottenuto buoni riscontri, in realtà ha sempre faticato a crescere. Facebook, quindi, con l’obiettivo di migliorare gli Instant Articles ha deciso di rimuoverli da Messenger, per concentrare gli sforzi di sviluppo all’interno dell’applicazione principale del social network. Per Facebook, dunque, l’app principale è la migliora casa per gli Instant Articles. Probabilmente, in Messenger non avevano trovato la loro giusta collocazione risultando poco sfruttati da parte degli utenti. Anche se Messenger perde una sua funzionalità, le sue potenzialità informative rimangono intatte.

Facebook, infatti, evidenzia come gli utenti potranno, sempre, utilizzare i bot di Messenger per ottenere informazioni e notizie.

Facebook deve anche affrontare il problema della monetizzazione degli Instant Articles. Alcuni editori di prestigio come The New York Times e The Wall Street Journal hanno iniziato a distanziarsi da questa piattaforma per la preoccupazione di perdere soldi a causa del suo poco successo.

Proprio per evitare questa emorragia di editori, Facebook, ha aggiunto, lo scorso magio, il supporto a Google AMP e di recente ha annunciato che entro la fine dell’anno gli editori potranno proporre agli utenti dei veri e propri abbonamenti per poter ottenere contenuti di valore aggiunto.

Facebook, dunque, sta ancora provando a trovare la quadra per i suoi Instant Articles e probabilmente ha fatto bene a volersi concentrare sul loro sviluppo all’interno di un’unica piattaforma.

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