Facebook, nuove accuse per il terrorismo online

La funzione di Facebook che suggerisce gli amici avrebbe aiutato gli estremisti islamici ad entrare in contatto tra di loro.
La funzione di Facebook che suggerisce gli amici avrebbe aiutato gli estremisti islamici ad entrare in contatto tra di loro.

Facebook è molto attivo nella lotta contro il terrorismo online. Il social network ha, infatti, messo in atto molte misure con l’obiettivo di individuare e bloccare rapidamente contenuti ed account di questa natura. Eppure sembra che una delle funzioni base della piattaforma possa in qualche modo favorire le relazioni tra i sospetti terroristi. Secondo un rapporto del Telegraph, infatti, la funzione del social network che suggerisce agli utenti gli amici avrebbe favorito i contatti tra i terroristi islamici.

Mentre appare scontato che entrando in contatto che un estremista porti Facebook a suggerire alcuni dei suoi contatti, secondo la fonte il sistema che suggerisce gli amici avrebbe suggerito alcuni contatti dubbi in maniera casuale dopo, per esempio, aver letto articoli che trattano di questi argomenti. Telegraph cita il caso concreto che ha visto Facebook suggerire gli account di alcuni estremisti locali delle filippine dopo la lettura di un articolo su una rivolta estremista nelle Filippine. Questi suggerimenti sembra che in qualche modo abbiano aiutato gli sforzi di reclutamento di queste figure.
Un sostenitore dell’ISIS indonesiano ha inviato una richiesta di amicizia a un newyorkese nel marzo 2017, portando l’uomo a sostenere il gruppo nell’arco di sei mesi.

Facebook avrebbe già preso provvedimenti in tal senso, ma il rapporto ha rilevato che meno della metà degli account coivolti era svanita in un periodo di sei mesi.

La società ha sempre affermato di voler rimuovere tutti i contenuti illegali identificati come di natura terroristica ma sembra che questa attenzione non valga anche per gli account degli utenti. Secondo il rapporto, un sospetto terrorista nel Regno Unito è riuscito a far riattivare il suo account nove volte nonostante abbia pubblicato video di propaganda.

Un portavoce della società ha sottolineato che il loro attuale approccio sta funzionando, con il 99% di contenuti di matrice terroristica che vengono rimossi automaticamente. Allo stesso tempo, però, Facebook ha ammesso che non esiste un soluzione tecnica semplice al problema e che continuerà ad investire sia nei team di revisori umani che nella tecnologia per individuare e bloccare i contenuti di matrice terroristica.

La situazione in futuro dovrebbe, quindi, migliorare ma quanto mostrato dal Telegraph dimostra quanto ci sia ancora da lavorare perché semplici funzioni che dovrebbero mettere in contatto le persone possono essere utilizzate per finalità meno positive.

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