Walmart potrebbe sfidare Netflix e Amazon

Walmart potrebbe entrare nel mercato dello streaming per sfidare Netflix e Amazon Prime Video, con un servizio gratuito sostenuto dalla pubblicità.
Walmart potrebbe entrare nel mercato dello streaming per sfidare Netflix e Amazon Prime Video, con un servizio gratuito sostenuto dalla pubblicità.

L’universo dello streaming potrebbe farsi molto più agguerrito, almeno negli Stati Uniti. Walmart, il colosso della grande distribuzione a stelle e strisce, starebbe infatti pensando di entrare in questo mercato, con un’offerta che possa attirare più consumatori rispetto alle alternative targate Netflix e Amazon. È quanto rivela The Information, sebbene al momento dall’azienda non sia giunta alcuna conferma in merito.

Secondo quanto riportato, il gruppo Walmart vorrebbe conquistare una fetta consistente del bacino d’utenza in streaming statunitense, proponendo un’offerta variegata e forse più economica rispetto a Netflix e Prime Video. Le strategie al vaglio sarebbero diverse: la prima prevede un costo mensile decisamente più ridotto rispetto ai rivali, la seconda un servizio sostenuto dall’advertising, una sorta di Spotify dei video.

L’azienda, che nel corso del 2010 ha acquisito la piattaforma di video on-demand Vudu, ha infatti notato come vi sia un gruppo di utenti non ancora pienamente raggiunto dai portali di streaming più blasonati, ovvero quello delle classi medio-basse. Per questo bacino di consumatori, il più esteso negli Stati Uniti, approfittare di un abbonamento mensile potrebbe essere davvero proibitivo, di conseguenza una piattaforma ad-supported potrebbe attirare curiosi in massa. Walmart, nel frattempo, monetizzerebbe il progetto con gli introiti ricavati dagli investitori pubblicitari.

Al momento, non esistono precise conferme sull’entrata di Walmart nel mercato, né della possibile estensione internazionale del servizio, poiché il progetto non sarebbe stato ancora approvato. Per quanto le piattaforme di streaming video si rivelino sempre redditizie, rimane il problema dell’acquisizione dei diritti per i contenuti di terze parti, nonché la necessità di investire ingenti somme di denaro per le produzioni originali. Basti pensare come, per il 2018 in corso, si sia vociferata una spesa di 13 miliardi di dollari per Netflix, mentre per Amazon Prime Video dai 6 agli 8. Non resta che attendere, a questo punto, che il colosso della distribuzione a stelle e strisce faccia la sua prima mossa.

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