eBay fa causa ad Amazon

Ebay ha citato in giudizio Amazon per avere creato un sistema illegale per reclutare i venditori all'interno della sua piattaforma.
Ebay ha citato in giudizio Amazon per avere creato un sistema illegale per reclutare i venditori all'interno della sua piattaforma.

Ebay ha deciso di fare causa ad Amazon. L’accusa riguarderebbe l’utilizzo di una tattica illegale utilizzata dalla società di Jeff Bezos per reclutare i venditori all’interno della piattaforma di eBay. Questa prassi, secondo l’accusa, andrebbe avanti dal 2015. Secondo quanto ricostruito da eBay, i rappresentanti di Amazon avrebbero utilizzato il sistema di messaggistica diretta della piattaforma delle aste online per contattare centinaia dei venditori più importanti nel tentativo di convincerli a cambiare piattaforma.

Nello specifico, questi rappresentati avrebbero creato degli account ad hoc su eBay per contattare i venditori. Inoltre, eBay afferma anche che Amazon avrebbe coordinato tali sforzi dal suo quartier generale, considerando che molti account sono stati creati da un indirizzo IP di Amazon. La maggior parte dei messaggi inviati ai venditori erano molto simili tra loro, in alcuni casi addirittura identici. Il colosso delle aste online ha pure aggiunto che da tre account creati dalla medesima persona sono stati inviati ben 120 messaggi ai venditori senza condurre alcun tipo di altra attività sul sito web. Ebay, che monitora il suo sistema di messaggistica, ha pure evidenziato come i rappresentati di Amazon facessero di tutto pur di non essere individuati.

Il caso sarebbe emerso dopo la segnalazione di un venditore che avrebbe informato eBay di quanto stava accadendo giusto poche settimane fa. L’azione portata avanti da Amazon, sempre secondo l’accusa, non sarebbe limitata al mercato americano ma anche a quello degli altri Paesi dove eBay è presente. Attività illegittime si sarebbero registrate anche in Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Australia e Singapore.

La causa, depositata presso la contea di Santa Clara, in California, arriva a circa due settimane dall’invio da parte di eBay ad Amazon di una lettera in cui si chiedeva lo stop a questa pratica. Missiva a cui non ci sarebbe stata alcuna risposta. Inoltre, il colosso dell’ecommerce non avrebbe fornito ulteriori informazioni richieste da eBay.

Su questa vicenda, Amazon si è limitato a comunicare di stare effettuando un’indagine interna. Per Amazon, il business dei venditori di terze parti rappresenta una parte importante del suo fatturato, nonostante venda direttamente molti prodotti.

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