Cassette: le colonne sonore le fanno risorgere

Continua a crescere la richiesta di cassette a livello mondiale, con trend significativi in Canada: le colonne sonore trainano tutte le vendite.
Continua a crescere la richiesta di cassette a livello mondiale, con trend significativi in Canada: le colonne sonore trainano tutte le vendite.

La rinascita delle cassette non sembra trovare ostacoli, sebbene il processo sia decisamente più lento rispetto a quello analogo relativo ai vinili. Nel corso del 2018 le vendite sono cresciute in tutto il mondo, con un ritmo decisamente più spedito nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada. E proprio in quest’ultimo Paese si è assistito a un particolare trend, non solo nella distribuzione, ma anche nel genere: a trainare la riaffermazione del nastro, infatti, sono le colonne sonore.

È quanto conferma Nielsen Music Canada, nell’analizzare le tendenze di vendita delle cassette nel corso dell’ultimo anno. La richiesta è cresciuta del 14% rispetto all’anno precedente, con il picco raggiunto nella settimana del 20 dicembre, con lo sfondamento del traguardo delle 8.500 copie vendute. Un dato che non stupisce poiché concomitante con le feste natalizie: in molti, a quanto pare, hanno deciso di far trovare un immortale nastro sotto l’albero decorato.

A vincere tra le preferenze dei consumatori sono le colonne sonore, così come già anticipato, con una predominanza per le musicassette dedicata a “Guardiani della Galassia” e alcuni mix-tape promozionali relative alle varie produzioni Marvel. Le soundtrack hanno rappresentato ben il 21% di tutto il mercato su nastro canadese, una cifra davvero importante per questa tipologia di genere musicale.

Le vendite di musicassette rappresentano solo una piccola porzione del mercato musicale su formato fisico – basti pensare come il vinile stia per raggiungere l’obiettivo di 1 milione di copie sempre in Canada – ma la loro performance rimane comunque sorprendente. Meno entusiasmante è il fronte dei CD che, pur raggiungendo 6.9 milioni di copie, hanno perso ben il 28% della distribuzione nel corso del 2018. La motivazione è molto semplice: per la musica digitale, gli utenti preferiscono ora lo streaming o il download in alta qualità. La richiesta di supporti fisici sembra invece privilegiare i vecchi formati, con i 33 giri in testa.

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