Snackbot, il robot che consegna snack e bevande

PepsiCo ha annunciato una flotta di piccoli robot chiamati snackbot che porteranno snack nel campus della University of the Pacific in California.
PepsiCo ha annunciato una flotta di piccoli robot chiamati snackbot che porteranno snack nel campus della University of the Pacific in California.

Un robot che porta gli snack agli studenti è stato annunciato da PepsiCo che, con poca fantasia, è stato battezzato snackbot. Sarà una flotta di piccoli facchini robotici che consegneranno i prodotti nel campus della University of the Pacific, in California. I prodotti faranno parte di Hello Goodness, detenuta proprio da PepsiCo, una selezione curata dei “migliori” snack made in Pepsi.

La scelta riguarda sia snack che bevande, molte delle quali non presenti Italia, tra cui i popcorn Smartfood Delight, il caffè freddo di Starbucks, una particolare variante delle patatine Lay’s e molto altro. Gli studenti potranno effettuare i loro ordini direttamente dall’app per iOS e riceverli in località specifiche intorno al campus, che misura 175 acri, tra le 9:00 e le 17:00.

Gli snackbot sono quasi identici ad altre macchine di consegna che già si sono viste in passato da altre compagnie, ad esempio per la consegna dei pacchi. Si muovono autonomamente e possono percorrere circa 32 chilometri con una singola carica. Sono inoltre dotati di fari e di una fotocamera. Una volta che gli studenti entrano in contatto con il robot, possono aprire il suo coperchio verde e prendere il loro ordine. Possono godere di questi servizi solo coloro che si registrano con una mail valida di questa specificaUniversità.

PepsiCo sostiene di essere la più grande azienda di alimenti e bevande sul mercato che ha iniziato a fornire snack tramite robot. Un servizio a quanto pare molto amato dagli studenti: solo lo scorso anno l’azienda Kiwi ha lanciato un servizio simile a UC Berkeley e gli studenti lo hanno usato così frequentemente che uno dei mezzi ha preso fuoco a causa di un malfunzionamento della batteria. A quel punto hanno tenuto una veglia con tanto di candele per il robot “deceduto”.

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