Qualcomm: respinta seconda causa in Germania

Una corte tedesca ha rigettato una seconda richiesta di causa da parte di Qualcomm contro Apple: il gruppo californiano non avrebbe violato il brevetto.
Una corte tedesca ha rigettato una seconda richiesta di causa da parte di Qualcomm contro Apple: il gruppo californiano non avrebbe violato il brevetto.

Battuta d’arresto per Qualcomm in Germania, nell’ormai lunga e dura contrapposizione con Apple. Dopo aver ottenuto un ingiunzione per il blocco alla vendita di alcuni modelli di iPhone, ritirati dai negozi tedeschi dalla società di Cupertino, il chipmaker si vede rifiutato un secondo tentativo di causa. È quanto conferma Reuters, così come riporta 9to5Mac.

La disputa in questione è stata rigettata dalla corte regionale di Mannheim, poiché i giudici hanno rinvenuto l’assenza di condizioni per giungere a un successivo processo. Qualcomm aveva chiesto l’aiuto della giustizia per la presunta violazione di un brevetto relativo su un sistema di switch intelligente, capace di fornire voltaggi diversi a livello di alimentazione. Secondo i giudici tedeschi, però, Apple non avrebbe violato questa registrazione e, di conseguenza, la causa non può essere aperta.

Una causa sui brevetti depositata da Qualcomm contro Apple è stata rigettata da una corte tedesca. La corte regionale di Mannheim ha rifiutato la causa di Qualcomm poiché infondata, sottolineando come il brevetto in questione non sia stato violato con l’installazione di chip negli smartphone Apple.

Apple, in sua difesa, ha sottolineato come il brevetto in questione debba essere considerato invalido, portando come controprova il parere dello Swedish Patent & Registration Office – l’ufficio brevetti svedese – pronto a sottolineare come la tecnologia implementata dal chipmaker abbia dei possibili precedenti.

Nel frattempo, Foss Patent ha sottolineato come la recente rimozione di iPhone 7 e iPhone 8 dai negozi tedeschi non stia influenzando notevolmente le vendite di Cupertino: la richiesta di questi device, infatti, rappresenterebbe circa il 3% di tutti gli smartphone venduti dal gruppo nel corso dell’ultimo anno. I nuovi iPhone XR e iPhone XS sono esclusi dall’ingiunzione, poiché creati dopo la querelle con Qualcomm e quindi dotati di componenti prodotte da altri fornitori. Apple e Qualcomm sono contrapposte da mesi, in merito alle royalties per i chipset mobile.

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