Cina, centrale solare nello spazio entro il 2030

La stazione orbitante prenderà l'energia direttamente dal sole, per una centrale solare che per ora è ancora un prototipo.
La stazione orbitante prenderà l'energia direttamente dal sole, per una centrale solare che per ora è ancora un prototipo.

In Cina gli scienziati starebbero lavorando a un progetto spaziale caratterizzato da una centrale fotovoltaica orbitante. Secondo Science and Technology Daily gli scienziati dell’Accademia di tecnologia spaziale starebbero lavorando nei laboratori di Chongqing su un piccolo prototipo che potrebbe essere lanciato nello spazio entro il 2025. Lo studio però rientra in un progetto molto più ambizioso che prevede il lancio entro il 2030 di una vera stazione di megawatt di potenza, mentre per il 2050 è prevista una stazione dell’ordine dei gigawatt.

L’ambizione della Cina nelle energie rinnovabili

La Cina di Xi Jinping intende raggiungere ben due obiettivi. Prima di tutto vorrebbe riuscire a conquistare lo spazio, ma vorrebbe spostare l’economia nazionale sulle fonti rinnovabili. Uno dei ricercatori dell’Accademia a riguardo ha dichiarato “La centrale sarebbe una fonte inesauribile di energia pulita per gli umani, per il 99% del tempo e a un’intensità sei volte maggiore rispetto ai campi fotovoltaici sulla Terra”.

Gli scienziati però devono ancora capire come trasferire sulla terra l’energia che viene catturata dalla centrale nello spazio. Occorrerà molto tempo per trovare una soluzione, ma il progetto potrebbe prevedere anche l’utilizzo di l’utilizzo di un laser oppure di microonde da indirizzare verso i campi “di raccolta” che dovrebbero essere collocate sulla superficie. I ricercatori cinesi però non sono gli unici a lavorare su questo progetto, perché anche gli americani e gli europei stanno tentando di capire il funzionamento della trasmissione di energia.

Intanto sembra che il peso della struttura orbitante sia stato stimato in mille tonnellate, quindi due volte maggiore rispetto a quello della Stazione Spaziale Internazionale. Per il momento il peso rappresenta un serio problema di risolvere e per questo motivo gli scienziati cinesi avrebbero addirittura valutato la possibilità di costruire la centrale direttamente in orbita ricorrendo all’utilizzo di robot e di stampanti 3D.

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