Come mantenere il numero cambiando operatore

Tutto quello che c'è da sapere per mantenere il proprio numero di cellulare quando si cambia operatore.
Tutto quello che c'è da sapere per mantenere il proprio numero di cellulare quando si cambia operatore.

La recente affermazione degli operatori low cost ha donato nuovo dinamismo al mercato della telefonia mobile in Italia che, dopo anni di continua crescita, si è imbattuto in un periodo di stallo, riconducibile all’appiattimento delle tariffe da parte dei gestori principali e all’attesa per la rivoluzione del 5G.

Con l’enorme successo di Iliad e dei MVNO, compresi gli spin-off targati TIM (Kena Mobile) e Vodafone (ho.), la vitalità del settore è tornata ai livelli di un tempo facendo lievitare le richieste di nuove attivazioni e, con esse, i dubbi degli utenti, in particolare con l’annosa questione della MNP – Mobile Number Portability.

Nonostante si tratti ormai di una pratica collaudata, infatti, sono in molti a chiedersi ancora come mantenere il numero di cellulare cambiando operatore.
La portabilità del numero telefonico è sicuramente una delle questioni più delicate quando si decide di abbandonare il vecchio gestore telefonico per passare ad un altro, secondo una scelta che può essere motivata dalla ricerca di una migliore copertura del segnale, ma molto più spesso è dettata dal desiderio di risparmiare sul costo dei rinnovi mensili.

In quest’ottica, i comparatori online stanno giocando un ruolo chiave e chiunque oggi trova le migliori offerte di telefonia su Facile.it e sugli atri siti di settore, senza particolari difficoltà. Cercare le tariffe più convenienti e sottoscrivere un nuovo contratto è ormai una questione di pochi click e conoscere come mantenere il numero di cellulare cambiando operatore è fondamentale per avvalersi delle promozioni online e per evitare brutte sorprese.

In tema di MNP, la prima cosa da sapere è che ogni gestore telefonico utilizza una propria SIM, quindi scordatevi la possibilità di cambiare operatore senza dover sostituire la card inserita all’interno del vostro smartphone o del tablet. Il numero di telefono, infatti, non è strettamente collegato alla SIM in uso, ma viene associato dai vari gestori al momento della richiesta di portabilità.

È altrettanto vero che ogni SIM è munita di un numero provvisorio, quello che viene utilizzato quando si attiva una nuova linea, e di un codice univoco chiamato ICCID, acronimo inglese di Integrated Circuit Card ID. Proprio il codice ICCID, solitamente composto da una sequenza di 19 numeri, è fondamentale per la buona riuscita della MNP: al momento dell’attivazione, online come in negozio, è necessario comunicare all’operatore ricevente la sequenza presente sulla SIM del gestore cedente. Sempre a proposito di obblighi, va detto che la portabilità del numero può essere richiesta esclusivamente dall’intestatario della linea, il cui riconoscimento viene effettuato attraverso la scansione di un documento di identità e del codice fiscale.

Quanto tempo occorre per la portabilità del numero? L’argomento è stato più volte al centro di indagini e relative delibere da parte dell’Agcom che, dopo la confusione registrata in passato, ha introdotto regole chiare e comuni a tutti gli operatori in tema di MNP. Più in dettaglio, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha stabilito che la portabilità prevede due fasi, chiamate Periodo di Attivazione e Periodo di Realizzazione, la prima con la richiesta di MNP da parte del cliente e la seconda con l’invio da parte dell’operatore ricevente della richiesta di portabilità e la relativa attivazione della prestazione.

Secondo la delibera Agcom n.147/11/CIR, ancora più severa della precedente n. 78/08/CIR, il tempo necessario per la realizzazione della MNP non deve superare i due giorni lavorativi, dei quali uno per il periodo di Attivazione e uno per quello di Realizzazione. Eventuali ritardi possono essere causati dall’eccezionale mole di richieste contemporanee, se questa sfora la capacità di evasione degli ordinativi di ciascun operatore prevista dall’Agcom, o da errori o ritardi imputabili all’effettiva trasmissione dei dati (ICCID, numero e documenti) da parte da parte del negozio in cui è stata effettuata la richiesta di MNP.

Cosa succede al credito residuo in caso di portabilità del numero? Quando si effettua la MNP da SIM ricaricabile è possibile richiedere che il credito accumulato con l’operatore cedente venga passato a quello ricevente. La procedura non è contemporanea al passaggio del numero, ma avviene solitamente entro 5 giorni lavorativi dalla data di completamento della portabilità.

Per il passaggio del credito residuo è doveroso specificare che questo non riguarda gli eventuali bonus accumulati con il vecchio operatore, così come è importante prestare attenzione agli eventuali vincoli contrattuali in essere: molte offerte scontano il costo di attivazione in caso di permanenza minima di 24 mesi, ma se la MNP avviene prima di quel termine, l’operatore cedente può recuperare lo sconto prelevandolo direttamente dal credito residuo.

Prima di effettuare la portabilità del numero, quindi, è sempre bene verificare i termini contrattuali dell’offerta attiva, in particolare quando si è proceduto all’acquisto a rate, in vendita abbinata, di terminali quali smartphone, tablet o chiavette internet.

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