iPhone 5G: Apple in ritardo per colpa di Intel?

I progetti di Apple per un iPhone 5G nel 2020 potrebbero saltare a causa di alcuni ritardi, accumulati da Intel per la produzione dei suoi modem.
I progetti di Apple per un iPhone 5G nel 2020 potrebbero saltare a causa di alcuni ritardi, accumulati da Intel per la produzione dei suoi modem.

I piani di Apple per il lancio di un iPhone 5G nel 2020, così come sottolineato da più fonti nel corso delle ultime settimane, potrebbero saltare per colpa di Intel. Secondo alcune indiscrezioni riportare da Fast Company, il chipmaker avrebbe mancato alcune scadenze per lo sviluppo dei suoi modem 5G, il particolare lo XMM 8160, quello che potrebbe far la sua apparizione negli smartphone targati mela morsicata il prossimo anno.

Così come già noto, data la disputa in corso con Qualcomm, Apple ha deciso di affidarsi a Intel per le proprie soluzioni di connettività. Il gruppo di Cupertino vorrebbe lanciare sul mercato il suo primo smartphone 5G nel 2020, tuttavia alcuni ritardi accumulati dal partner avrebbero generato apprensione in quel di Apple Park.

Stando a quanto riferito, per poter lanciare un iPhone 5G nel 2020, Apple ha bisogno di modem di test entro l’inizio dell’estate 2019, così come del prodotto finito per il successivo gennaio. Tuttavia, Intel si troverebbe in uno stadio arretrato dello sviluppo e, sebbene teoricamente dovrebbe cominciare le consegne del modem 8160 nella seconda metà del 2019, la deadline è tutto fuorché certa.

Sempre Fast Company riferisce come Apple stia già correndo ai ripari, trovando strade alternative per non mancare l’appuntamento con il 2020. Il gruppo avrebbe infatti deciso di contattare altri partner produttivo, come Samsung e Mediatek, che potrebbero subentrare nelle forniture qualora i piani di Intel non dovessero seguire le tempistiche precedentemente ipotizzate. Un ritorno con Qualcomm sembra essere invece fuori questione, sebbene potrebbe rappresentare la via più semplice e sicura per il gruppo californiano, date le controversie legali in corso in tutto il mondo. Al momento, Apple non ha commentato ufficialmente la questione: non resta che attendere di scoprire quali movimenti caratterizzeranno il mercato delle forniture nei prossimi mesi.

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