Facebook Study è l'app che paga per i tuoi dati

Facebook lancia Study, l'app per le ricerche di mercato che paga gli utenti volontari per conosce le applicazioni installate e molto altro.
Facebook lancia Study, l'app per le ricerche di mercato che paga gli utenti volontari per conosce le applicazioni installate e molto altro.

Facebook ha chiuso la sua app Research e il progetto Onavo, dopo gli scandali riguardo ai dati dei teenager. Ora torna con l’annuncio di Study, una nuova app che praticamente fa la stessa cosa, ma in maniera di sicuro più trasparente. Si tratta di un nuovo programma di ricerche di mercato che mira a raccogliere dati da utenti volontari per migliorare i propri prodotti. Nelle fasi iniziali sarà disponibile solo negli Stati Uniti e India e solo per chi ha più di 18 anni.

L’obiettivo finale? Conoscere approfonditamente gli utenti e soprattutto come si comportano: per questo la partecipazione è pagata, in maniera simile a quanto accade con Google Opinion Rewards. In particolare il sistema di compensazione sarà gestito da Applause, partner di Facebook. Le informazioni raccolte agli utenti volontarie saranno di diverso tipo.

Ad esempio Facebook vuole sapere quali altre app vengono installate sui dispositivi, il tempo speso per ognuna di queste applicazioni, ma anche il paese dal quale proviene l’utente, il nome dell’attività delle app, il tipo di rete e device sul quale è installata Study. Insomma un bel pacchetto di dati, utili a Facebook per decidere le prossime mosse di acquisizione e altre varie strategie di miglioramento dei suoi prodotti.

Facebook Study sarà quindi disponibile agli utenti idonei e promette di mettere al primo posto la sicurezza degli utenti. La società dice di non raccogliere password o qualsiasi altra informazione contenuta all’interno dello smartphone come ad esempio messaggi, video e foto. La ricerca di candidati volontari avverrà tramite alcune pubblicità: basterà poi scaricare un’app che accederà alle informazioni descritte.

Un tema estremamente delicato, quello della privacy e Facebook, dopo l’ultimo anno e mezzo fatto di scandali ed errori da parte della società.

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