Canon porta le APSC su un altro livello: annunciate EOS 90D ed M6 Mark II

Ecco l’atteso rinnovamento atteso in Canon, che volge lo sguardo anche al settore DSLR ed alla sua linea APSC senza specchio: due campi da cui il gigante nipponico non aveva mai distolto la sua attenzione nonostante la grande dedizione destinata alla crescita del parco RF.

Oggi c’è stato l’annuncio ufficiale, nel quale sono state svelate tutte le caratteristiche delle due nuove fotocamere, già in parte spoilerate nei giorni scorsi. La EOS 90D in particolare si propone come un’ottima evoluzione del concept portato avanti con la versione precedente, con alcuni upgrade. In primo luogo la caratteristica più evidente, la risoluzione, che alza la media nel settore con ben 32,5 megapixel. Anche la velocità operativa è stata implementata grazie al DIGIC 8, con una raffica che passa dai 7 fps della 80D a ben 10fps, raggiungendo la 7D mark II. Novità importanti sono presenti anche nel modulo AF del mirino (che copre il 100% del campo) dove troviamo 45 punti disposti a croce; interessante la funzione iTR AF, alternativa “ottica” alla face detection. In alternativa al mirino ottico si può optare per il live view, dove è possibile fare affidamento sull’efficace sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase Dual Pixel CMOS AF, che sul nuovo sensore arriva a contare ben 5481 aree, con una copertura del 100% sul piano verticale e dell’88% su quello orizzontale.

In campo video, sarà di altissimo gradimento per tutti la possibilità di girare in 4K finalmente senza crop, con un frame rate di 25/30fps (a seconda dello standard selezionato). Interessato dall’upgrade è anche il Full HD, dove si arriva a ben 120fps: ora Canon non ha più nulla da invidiare a nessuno.

La M6 Mark II, dal canto suo, a livello qualitativo si colloca sostanzialmente sullo stesso livello della 90D, condividendone il sensore, il già citato DIGIC 8. Il tutto però viene proposto in una formula molto più compatta, che nel peso si ferma a 408 grammi, con il comodo display da 3” ad occupare gran parte del dorso. In alternativa si può optare per i mirini esterni EVF-DC1 ed EVF DC2, acquistabili a parte ed utilizzabili mediante la slitta. In assenza di uno specchio che deve sollevarsi, la mirrorless riesce a spremere al massimo la capacita elaborativa del processore e la velocità di lettura del sensore, ottenendo una raffica di ben 14fps con otturatore meccanico, oppure un burst di 30fps in pre-shooting per estrarre l’attimo perfetto da un’azione rapida.

Per quanto concerne i prezzi, la reflex parte da 1359 euro solo corpo, che diventano 1739,99 se acquistata in uno “start set” che vi aggiunge il 18-55 STM, il 70-300 IS II USM, uno zaino ed una scheda di memoria. Per la M6 Mark II dobbiamo aspettare l’autunno. Insomma, come avevamo già detto, Canon ha rilanciato il suo parco DSLR e la linea M nel miglior modo possibile.

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