5G, il Governo applica il Golden Power

Il Governo italiano applica il Golden Power sulle reti 5G, un segno di come intenda mettere al centro dei suoi interessi la sicurezza delle reti.
Il Governo italiano applica il Golden Power sulle reti 5G, un segno di come intenda mettere al centro dei suoi interessi la sicurezza delle reti.

Uno dei primissimi atti del nuovo Governo italiano è stata l’applicazione del Golden Power sul 5G ed in particolare sulle operazioni che riguardano TIM, Vodafone, Wind Tre e Linkem. Anche Fastweb è nell’elenco ma l’operatore era già entrato nel mirino del precedente Governo per via dei suoi accordi con Samsung. Tutto questo che significa?

Significa semplicemente che il Governo autorizza questi operatori ad utilizzare le reti 5G a patto che rispettino alcune prescrizioni in materia di sicurezza nazionale. Il motivo principale per cui il Governo ha deciso di utilizzare lo strumento del Golden Power è che l’utilizzo di apparati esteri presenti all’interno delle reti 5G predisposte dagli operatori, possa mettere in qualche modo a rischio la sicurezza delle reti di comunicazione in Italia. In buona sostanza vengono messi nel mirino i rapporti tra gli operatori e i loro partner tecnici stranieri, quelli cinesi in primo luogo.

Sul sito del Governo italiano sono bene esplicitate le motivazioni per l’applicazione del Golden Power per ogni operatore coinvolto.

Per quanto concerne Linken, la motivazione è la seguente.

L’esercizio dei poteri speciali in relazione alla informativa notificata dalla società LINKEM S.p.a. relativa a contratti o accordi aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi di comunicazione elettronica a banda larga su tecnologia 5G e acquisizione di componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione.

Per Vodafone sono i seguenti.

L’esercizio di poteri speciali, con condizioni e prescrizioni, in relazione all’operazione notificata dalla società Vodafone S.p.a. consistente in accordi aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G.

Per TIM, invece, sono i seguenti.

L’esercizio dei poteri speciali in relazione all’informativa notificata dalla società TIM S.p.a. relativa agli accordi conclusi prima del 26 marzo relativi ad apparati e sistemi di comunicazione rispetto ai quali la tecnologia 5G può essere considerata una naturale evoluzione.

Per Wind Tre sono i seguenti.

L’esercizio dei poteri speciali, con prescrizioni, in relazione all’informativa notificata dalla società Wind Tre S.p.a. circa gli accordi stipulati con la società Huawei, aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G.

Infine, per Fastweb sono i seguenti.

L’esercizio dei poteri speciali in relazione all’informativa notificata dalla società FASTWEB S.p.a. relativa all’acquisto dalla società ZTE Corporation degli apparati relativi alle componenti radio per la realizzazione dell’ultima tratta della rete 5G FWA.

Il fatto che il Governo abbia voluto applicare il Golden Power sul 5G dimostra come la sicurezza delle reti sia fondamentale per il Paese. Al momento, sembra che gli operatori non abbiano ancora ricevuto le indicazioni da seguire da parte del Governo.

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