Cos'è Photo Roulette, l'app che mostra foto a caso

Photo Roulette è il nuovo party game per Android e iOS che sta avendo un picco importante di download, ma ci sono rischi per la privacy?
Photo Roulette è il nuovo party game per Android e iOS che sta avendo un picco importante di download, ma ci sono rischi per la privacy?

Come accade spesso nel mondo delle app per smartphone, in determinati periodi alcune diventano virali: l’ultimo caso è quello di Photo Roulette, un’app diventata estremamente popolare soprattutto negli Stati Uniti, dove però sta facendo discutere per le probabili implicazioni in termini di privacy.

Solo lo scorso ottobre ha raggiunto il primo posto per il giochi più scaricati su App Store, superando quasi 300 posizioni in una sola settimana. Disponibile gratis sia su iOS che su Android, è fondamentalmente un party game, un quiz per sfidare i propri amici. Funziona in questo modo: un utente può invitare fino a 49 persone, ma per partecipare bisogna autorizzare l’app ad accedere alla libreria delle foto sullo smartphone.

L’app quindi sceglie una foto a caso nella galleria e la mostra per soli cinque secondi a tutti i giocatori: a questo punto devono indovinare a chi appartiene la foto. Vince chi indovina più volte dopo 15 turni. I dubbi riguardano la probabilità che l’app mostri foto con all’interno contenuti sensibili, anche perché Photo Roulette sta diventando popolare soprattutto tra ragazzi, bambini e adolescenti.

Questi sicuramente percepiscono molto meno i rischi dettati da un app che accede alle foto personali. In particolare l’app è stata creata ad Oslo, in Norvegia, da tre amici: ha collezionato fino ad ora ben 9 milioni di download.

Anche se ci sono dei dubbi sul rischio privacy, l’app rispetta le regole: le foto a cui accede non sono rese pubbliche al di fuori del gruppo che gioca. Se invece qualche utente o malintenzionato prende le foto condivise e le rende pubbliche la responsabilità è sua, non di chi ha sviluppato l’app. Photo Roulette infine al momento della registrazione avvisa gli utenti di controllare se nella propria libreria ci siano contenuti troppo privati e sensibili.

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